Siamo andati a curiosare tra gli stand della terza edizione del LoMaggio Fest, la manifestazione che si svolge il 30 aprile e 1 maggio al Parco del Castello. Tanta musica, dibattiti e voglia di far ripartire la città.
Passeggiando tra gli stand affollati abbiamo fatto due chiacchiere con Emanuele Anatone, uno dei giovani organizzatori del LoMaggio Fest
al Parco del Castello, che questa mattina ha ospitato il professor Raffaele Colapietra. Gli abbiamo fatto qualche domanda su questo Festival, giunto alla sua terza edizione, che sta conquistando sempre di più la città.
Emanuele, siamo alla terza edizione: il festival si rinnova in una location molto cara agli aquilani. Potete già tracciare un bilancio di queste tre edizioni? Siete contenti di come il Festival è stato accolto dalla cittadinanza?
«Il bilancio è positivo. Siamo contentissimi: in quanto associazione di promozione sociale (Aps Immagina, ndr) non abbiamo fini di lucro, il nostro bilancio non è economico ma puntiamo alla risposta della cittadinanza che questi tre anni c’è stata. Ieri il tempo è stato un ostacolo ma siamo riusciti comunque a portare a casa la serata. Ogni edizione aggiungiamo qualcosa in più anche in termini di riconoscibilità, puntiamo a diventare una bella abitudine per la nostra città».
Com’è nata l’idea di organizzare questo festival?
L’idea è nata da un gruppo di amici che si sentono figli di questa città, di questa terra. Un figlio quando matura, quando cresce, deve ridare le attenzioni e le cure che ha ricevuto dai propri genitori. Per noi è successo esattamente questo: una volta cresciuti abbiamo voluto ridare qualcosa alla città, ci siamo sentiti amati da questa città e vogliamo esprimere in questo modo.
Il Festival è partito tre anni fa in una L’Aquila tuttora ferita, a maggior ragione la difficoltà della città ci ha spinto a prendere l’iniziativa, non restare con le mani in mano ma dare qualcosa all’Aquila e agli aquilani.
Quanti siete?
Siamo tanti, nel corso di questi tre anni siamo cresciuti per arrivare a una quindicina di persone, un bel gruppo. Più teste, tante idee.
E fate tutti parte dell’Aps “Immagina”?
Sì, il presidente è Federico Congiu, io sono il vicepresidente ma siamo tutti volontari, le nostre cariche sono solo nominative. L’ente promotore del LoMaggio Fest è proprio Immagina.

Ecco, come Aps Immagina siete molto attivi sul fronte culturale. Penso ad esempio ai corsi di lingue straniere che avete organizzato negli anni, dall’inglese al cinese fino al russo e all’arabo, oltre a molte altre attività. State continuando su questa strada?
L’intenzione c’è tutta, le iniziative di cui parli hanno avuto buona risposta soprattutto perché i corsi di lingue come cinese o russo (forse l’arabo già un po’ di più) non sono molto frequenti. Siamo comunque aperti anche a nuove proposte, sia per Immagina che per il Festival: accogliamo con piacere tutte le idee!
LoMaggio è un festival molto vario. C’è tanta musica, dibattiti culturali, street food e un mercato all’aperto, è insomma un modo per vivere il centro.
Certamente. Noi scegliamo ogni anno di svolgere qui il Festival sia perché il Parco del Castello è un posto meraviglioso, sia perché è in centro, nel cuore dell’Aquila. Vogliamo fare del bene alla nostra città e aver portato gente qui sia il 30 aprile che il 1 maggio, vedere il centro pieno e popolato, mi riempie di gioia. Riuscire a farlo tramite un evento organizzato da noi, anche questa è una bella soddisfazione.
Tornerete il prossimo anno?
Assolutamente sì!