Taranto: lo studio Santieri evidenzia 600 bambini nati malformati e l’aumento di tumori pediatrici
Da troppo tempo la città di Taranto è costretta a combattere contro un nemico diventato ormai invincibile.
Uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità evidenzia nuovi aggiornamenti, anche questa volta negativi, che il governo purtroppo nasconde. Si tratta dello studio Santieri, studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti esposti a rischio inquinamento, terminato nel 2018.
Dal 2002 al 2015 sul sito di interesse nazionale (sin) è stata registrata la nascita di 600 bambini nati malformati. In età pediatrica si sono registrati più di 40 tumori, tutti diagnosticati entro il primo anno di vita.
Questi dati, evidenziati nel rapporto di valutazione del Danno Sanitario dello stabilimento siderurgico tarantino, sono davvero agghiaccianti.
I nati da madri residenti nella città pugliese, complessivamente, sono stati 25.853, 600 dei quali evidenziavano Malformazioni Congenite (MC) riguardanti sistema nervoso, arti ed apparato urinario. Una prevalenza nettamente superiore rispetto al dato calcolato su base regionale.
Questo purtroppo dimostra che a Taranto si continua a morire di inquinamento.
La denuncia
La denuncia arriva da Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dell’esecutivo Verdi che afferma “Il governo nazionale ha deciso di non presentare l’indagine epidemiologica nel mese di Maggio, rinviando la presentazione a Luglio, cioè dopo le elezioni europee”.
Infatti proprio come enuncia Bonelli, tutti i dati ottenuti dall’analisi epidemiologica dovevano essere consegnati e successivamente discussi dal governo entro Maggio 2019. Purtroppo l’evento allarmante è che i risultati sono già disponibili sul sito del Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio e del Mare, ma nessuno ne era a conoscenza, o meglio nessuno ne ha parlato.
La situazione attuale
Il ministro della Salute Giulia Grillo spiega che l’intero Governo sta lavorando per arrivare al 24 Giugno con le giuste modifiche al decreto sulla valutazione del danno ambientale e che assieme al ministro per l’ambiente stanno provando ad accelerare le procedure di bonifica.
Intanto anche il resto dei dati evidenziati dallo studio Santieri non sono dei migliori. Nella popolazione residente, in entrambi i sessi, risulta evidente l’aumento del tasso di mortalità legato a patologie considerate “normali” per coloro che costantemente sono costretti a respirare rifiuti siderurgici tossici. Parliamo di patologie che colpiscono l’apparato respiratorio come tumore del polmone e mesotelioma della pleura.
Nel frattempo la Regione Puglia, con l’aiuto della ASL di Taranto, ha sbloccato fondi importanti da investire per l’acquisto de macchinari diagnostici e terapeutici per il polo oncologico tarantino.
Purtroppo però Taranto necessita di una soluzione definitiva a questo problema diventato ormai insormontabile.
È una città che ha sofferto tanto ed ogni giorno continua a fare i conti con tassi elevatissimi per ogni tipo di tumore.
Numeri che non possono essere ignorati ancora, perché non sono i cittadini che devono adeguarsi al problema, ma è il problema che deve essere risolto per permettere ai bambini di Taranto di avere un futuro degno di tale nome.