Solo grazie all’intervento mirato del Sindaco di Navelli che finalmente la Prefettura di Pescara ha convocato le parti in causa per quanto riguarda le migliaia di multe inflitte agli automobilisti dall’autovelox situato a Bussi.

Se da una parte è certo che la sicurezza stradale debba essere tutelata è altrettanto importante che questo sia fatto rispettando le leggi a riguardo.La discutibile ubicazione dell’autovelox, la scarsa visibilità dello stesso, la necessità di approfondire la correttezza delle norme procedurali che ne hanno permesso l’ubicazione, le migliaia di cittadini che ne risultano pesantemente colpiti, impongono sicuramente una lettura più attenta dei fatti.

Di seguito riportiamo un comunicato dell’ammistrazione comunale di Navelli.

“Un vertice per fare il punto sulla questione autovelox è stato fissato per mercoledì 05/02/2020 nella sede della Prefettura di Pescara. L’iniziativa arriva dopo l’appello del sindaco di Navelli e commissario della comunità montana montagna di L’Aquila Paolo Federico che aveva chiesto l’intervento delle istituzioni per cercare di trovare soluzioni sui tanti multati da parte dell’autovelox installato sulla Statale 153 nel territorio comunale di Bussi sul Tirino (Pe).

“Quando le istituzioni ci ascoltano”, ha detto Paolo Federico, “è sempre una soddisfazione ora lavoriamo per puntare ad ottenere dei risultati concreti cercando di porre rimedio a quelle situazioni spiacevoli, e per certi versi ingiuste, che si sono venute a creare con l’installazione dell’autovelox.

La comunicazione dell’incontro mi è stata fatta dal prefetto dell’Aquila Dott.ssa Cinzia Torraco e convocata formalmente dal prefetto di Pescara Dott.ssa Gerardina Basilicata che ringrazio per la sensibilità mostrata.

La riunione era stata sollecitata con una lettera ai vertici della Regione, Provincia e Prefetti delle due province. Nella stessa si metteva in evidenza come le multe erano state fatte a cittadini che viaggiavano di poco sopra ai limiti di velocità, che si spostavano per problematiche inerenti la salute o il lavoro e quindi hanno percorso più volte la strada e il fatto che l’autovelox per qualche tempo non era visibile dagli automobilisti perché coperto dalla vegetazione spontanea.”

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