A seguito dell’annuncio comunicato dall’assessore alle Politiche sociali Francesci Cristiano Bignotti, è disponibile ora l’avviso relativo al bonus economico.

Le famiglie che potranno beneficiarne dovranno però rientrare nei requisiti richiesti:

  1. i richiedenti non dovranno avere più di 65 anni;
  2. dovranno essere residenti nel comune di L’Aquila (da almeno 6 mesi dalla data di presentazione della domanda);
  3. il reddito isee non dovrà superare i 6.000 euro.

Il reddito di cittadinanza resta escluso dal bonus sovrascritto.
Attualmente è possibile visionare la pubblicazione del Comune dell’Aquila, da cui scaricare il modulo per la richiesta – i cui termini riportano la scadenza del 10 febbraio.

Come chiaramente spesso accade, i requisiti relativi al bonus economico possono sembrare particolarmente “severi”. Succede per le tasse scolastiche, per i bonus emanati da alcuni dei precedenti governi (Renzi, Luigi di Maio gli esempi più eclatanti).
Tuttavia, la possibilità dello Stato di aiutare il proprio nucleo familiare rispecchia la stabilità economica di un Paese, nonché, nel nostro caso specifico, l’attenzione del proprio Comune.

Di base è un’opportunità che ha un valore sociale rilevante, ma che non disdegna la percezione di alcuni cittadini, i quali potrebbero sentirsi esclusi o raggirati. Certamente qualche dubbio sulla sua efficacia sussiste, soprattutto se si scorge un intento puramente propagandistico – a discapito di un reale interesse per i meno abbienti.

Un bonus economico è però una garanzia per chi vive la propria quotidianità con agevolazioni tendenti allo zero, soprattutto se portavoce di un nucleo familiare coeso: avere uno, due, tre figli e non poterli mantenere non definisce solo una difficoltà contestuale, ma una problematica dalle radici molto più profonde.

Per ora, qualcosa si è mosso; chi potrà beneficiarne, dovrà giustamente correre ai ripari e avere la precedenza.

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