CronacaHealth

Aggredita dottoressa del Pronto Soccorso

E’ gravissimo e sintomatico quanto accaduto al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila.

Gravissimo che un uomo sotto l’uso di stupefacenti abbia attentato all’incolumità di una
professionista in uno dei luoghi più preziosi della comunità.

Sintomatico del malessere profondo e radicato che la comunità vive in questo territorio.

Il 5 dicembre 2022, con un ordine del giorno, sottoscritto dalle altre forze di minoranza, ho portato
il tema della tutela della salute e dello stato pietoso in cui versa il sistema sanitario dell’Asl1 in un
consiglio comunale straordinario da me richiesto, dove il Direttore Generale Asl1 è stato in grado di
affermare che non esistono criticità, né carenze né disservizi nel sistema sanitario di cui è
responsabile.

In quella seduta anche il sindaco Biondi, primo responsabile della salute sul territorio, ha
riaffermato l’assenza di qualsivoglia criticità in ospedale e nei servizi territoriali.

L’Ospedale San Salvatore si trova in condizioni allarmanti e pericolose

Riporto alcuni passaggi dell’ordine del giorno: “Il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Salvatore
versa in condizioni ormai allarmanti e pericolose perché, da un lato, il personale è sotto
organico e sotto pressione, prova ne sono i turni di lavoro estenuanti, dall’altro negli spazi
ristretti ed asfittici si consumano le lunghe attese delle pazienti e dei pazienti, che generano
malumore ed ostilità nei confronti di chi gestisce l’urgenza.


L’organizzazione della sanità territoriale è anch’essa sofferente per carenza di personale e per
mancata razionalizzazione degli spazi nei quali si opera: ne sono un esempio l’ex Onpi….
E’ arrivato il momento di agire con efficacia, riportando il distretto sanitario in un unicum
nell’ex ospedale psichiatrico, avviando così una progettualità concreta di ospedale di
comunità e collegarlo al megaparcheggio di Collemaggio.

L’area dell’ex ospedale psichiatrico ha già perso un pezzo importante di quegli edifici che
avrebbero potuto conservare una destinazione sanitaria….”.

Questi alcuni passaggi dell’ordine del giorno con i quali avevo sottolineato la necessità di interventi
doverosi, seri e coerenti per affrontare e risolvere le questioni attinenti allo stato di salute della
salute.

La maggioranza consiliare al governo ha votato NO all’ordine del giorno.

Ho successivamente depositato un ordine del giorno sul tema della salute mentale, sottoscritto dalle
altre forze di minoranza che ho discusso alla seduta del consiglio comunale del 22 gennaio 2024.

In quella seduta ho accolto la proposta di portare il tema della salute mentale in sedute della III
commissione consiliare dove finora in due sessioni sono stati auditi professionisti e professioniste,
rappresentanti di associazioni che si occupano di salute mentale e a giorni sarà calendarizzata
un’altra sessione.

Con questo ordine del giorno, elaborato in sinergia con chi opera sul tema della salute mentale, ho
voluto porre l’accento con forza sul dovere dell’assise civica, del sindaco e della giunta di occuparsi
con serietà e rigore di salute mentale, senza deresponsabilizzazioni.

I servizi Ser.d e CSM devono funzionare anche nei giorni festivi e prefestivi

Quanto è accaduto rientra, in realtà, nell’ambito del tema della devianza ed il ricovero in psichiatria
dell’autore della violenza dimostra quanto sia necessario che i servizi Ser.d e CSM che trattano le
fragilità debbano funzionare anche e soprattutto nei giorni prefestivi e festivi e che in un Pronto
Soccorso operi anche personale formato specificamente per fronteggiare tali situazioni.

Quanto accaduto, prima che ci si precipiti ad invocare eserciti, soldati, telecamere, prima insomma
che se ne faccia una questione esclusiva di ordine pubblico, certamente più facile da liquidare, deve
diventare momento per ripensare come si affrontano le devianze coniugate al benessere sociale, per
riorganizzare i servizi territoriali dove tanto disagio affluisce, ma fa fatica a trovare risposte, per
mancanza di interventi adeguati.

Più un luogo soffre di disorganizzazione cronica, più potranno verificarsi episodi di violenza che
richiedono un esame attento ed accurato.

Questa vicenda, insieme a tante altre (non da ultimo l’attacco hacker) impone le dimissioni
immediate dei vertici dell’ Asl1.

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