Anche in Abruzzo, nonostante la crisi dovuta al virus covid-19 non sia ancora arrivata ai livelli del nord Italia, si incomincia a temere per la tenuta del servizio sanitario dato dall’alto numero di ricoveri e della scarsa disponibilità di posti letto nelle terapie intensive.
Insieme alla difficoltà a gestire il problema dei tanti ricoveri che si prevedono, c’e’ il rischio di un collasso del sistema dovuto alla carenza di personale medico ed infermieristico oggi costretto a turni massacranti e costantemente esposto al rischio di contagio.
In questa situazione l’Associazione VeneItaliAbruzzo, organizzazione che riunisce prevalentemente cittadini italo-venezuelani e venezuelani con sede nella città dell’Aquila, si è resa disponibile, attraverso i propri soci tra i quali annovera diversi medici ed infermieri anche di nazionalità cubana, ad intervenire nel caso ne fosse ravvisata la necessità in aiuto al personale già in forza nel nosocomio aquilano.
La possibile collaborazione è stata manifestata al Sindaco della città Pierluigi Biondi ed al Vice Presidente Vicario del Consiglio Regionale Roberto Santangelo dal Presidente dell’Associazione Gianfranco Di Giacomantonio che ha tenuto a sottolineare che i soci che si sono resi disponibili sono tutti rifugiati politici, vittime della repressione della dittatura al governo in Venezuela.
Anche la Regione Lombardia ha dato il via libera alla possibilità di impiego di queste figure professionali, competenze che si sono fatte valere anche in altri paesi del mondo e che sicuramente potranno dare un valido aiuto anche nella nostra città.
Per i medici o gli infermieri che volessero dare la loro disponibilità possono chiamare al numero 331 2963523.