In un durissimo botta e risposta tra Sindaco ed opposizioni continua lo scontro sulla trasparenza. “Se chiarezza ci deve essere che si faccia anche sulle centinaia di migliaia di euro che ha gestito personalmente Biondi in quanto agli eventi del decennale e della Perdonanza” E’ quanto chiedono le opposizioni in questo comunicato stampa.


“Il Comune curerà tutte la attività di carattere amministrativo, organizzativo e contabile, il monitoraggio dello svolgimento del progetto realizzato dal soggetto attuatore (cioè l’Isa) e garantirà la conclusione delle attività entro il 31 dicembre 2019.” è scritto nell’accordo tra Mibac e Comune per il Festival degli Incontri.

Più chiaro di così. Ci dica dunque Biondi cosa ha fatto fino al giorno in cui, risvegliatosi dal sogno infranto di nuove elezioni nazionali a cui ambiva partecipare, ha sbattuto negativamente L’Aquila per la terza volta sui quotidiani nazionali, dopo la chat di Salò e le botte in piazza con i suoi cittadini, a causa della sua inettitudine a fare il sindaco.

Un sindaco avrebbe dovuto lasciare traccia scritta delle sue perplessità e richieste di delucidazioni.

Un sindaco avrebbe dovuto interloquire nelle sedi opportune a tempo e modo debito, soprattutto, come lui stesso ha rimarcato, se si trattava di gestire la bellezza di 700mila euro di fondi pubblici per un solo festival. Ricordiamo ancora i toni trionfalistici con i quali li ha accolti dal sottosegretario Vacca, ritenendola evidentemente una ghiotta occasione per gestire ulteriori risorse, oltre i 3 milioni già a sua disposizione per la gestione di quello che è diventato un vero e proprio eventificio.

Un sindaco che ricordiamo, è anche assessore alla Cultura e che in conferenza stampa ha dichiarato di ignorare chi fosse la Barbagallo, scelta come direttore artistico per le comprovate esperienze nella organizzazione di un Festival internazionale.

E visto che concordiamo con il primo cittadino sul fatto che gli aquilani non abbiano la sveglia al collo, spieghi a noi e a loro, nei dettagli, con quale oculatezza ha speso e a chi ha destinato, anche tra persone a lui vicine, i 400.000€ gestiti direttamente dal Comune sul decennale.

L’operazione trasparenza la chiediamo per tutto il decennale, Perdonanza e Festa della Rinascita comprese.
Se quanto poi insinuato dal sindaco in un post sui social su illecite operazioni clientelari da parte di amministratori di sinistra risponde al vero, è suo compito denunciarle alle autorità competenti. Suo compito è quello di fare chiarezza non di gettare ombre sulle persone come un qualunque leone da tastiera.

Spieghi allo stesso modo però i vantaggi di cui hanno beneficiato suoi familiari e affini in termini di incarichi, remunerazioni e viaggi da quando è stato eletto.

Un pubblico ufficiale, quale lui è in virtù del suo ruolo, non può permettersi superficialità. Se ritiene che la De Simone e la Barbagallo siano incompetenti, marchettare e bugiarde è suo dovere, anche qui, denunciarle.

Ma se, come riteniamo, il monitoraggio del Festival è in capo al Comune e se la querelle sugli ospiti sarebbe un fraintendimento, chiarisca Biondi con il suo presidente di Regione e la sua segretaria nazionale di partito che invece si sono lanciati in pubbliche e imbarazzanti invettive.

Si scusi col neo ministro alla Cultura definito incredibilmente un professionista delle giravolte politiche da chi è scappato da Casa Pound per candidarsi con una nuova verginità tra le fila di Fratelli d’Italia.

E cominci a dire alle istituzioni culturali della sua città che i fondi del Governo Renzi che si è ritrovato a gestire finora finiranno l’anno prossimo e che la guerra insensata che ha dichiarato al nuovo Governo non le aiuterà di certo in futuro.

Stefano Palumbo
Stefano Albano
Paolo Romano
Tonino Nardantonio
Giustino Masciocco
Elisabetta Vicini
Angelo Mancini



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