Sono circa due le settimane che ci separano dal Festival degli Incontri. A seguito delle ultime dichiarazioni di Dario Franceschini, il quale ben spera nel futuro svolgimento del Festival, la diatriba con il primo cittadino coinvolge Fratelli d’Italia; la conferenza stampa di questa mattina ha portato alla luce solo contraddizioni e ombre su quella che è stata la gestione amministrativa.

Il punto cruciale resta principalmente uno: i famosi 700.000 euro assicurati dal Mibac da gestire in quattro giorni; una somma da capogiro e che darebbe libero sfogo a numerose iniziative. Tuttavia, nonostante il tempo trascorso dal 31 luglio, giorno dell’approvazione del programma, ci si ritrova oggi con l’acqua alla gola. Una situazione già vista e piuttosto imbarazzante, se si pensa che il 7 agosto il Comune trasmise al Ministero la bozza ed effettivo bilancio di quanto pattuito.

La direttrice artistica Silvia Barbagallo ha commentato l’operato attuale.

Sono rimasta in attesa delle conferme formali di disponibilità da parte di Isa, ricevendo informazioni contrastanti e mai definitive, nonostante le interlocuzioni fossero costanti; abbiano coinvolto addirittura, in una riunione straordinaria convocata al Ministero in data 26 agosto, anche il Sottosegretario Gianluca Vacca, il Dott. Perchiazzi di Mibac, il Responsabile del Comitato Operativo Dott. Marchesi, il Segretario Generale Dott. Giorgio Paravano e un membro del consiglio di amministrazione di Isa. In quell’occasione, in quella sede formale, nessun membro di Isa dichiarò che il mio programma non fosse stato acquisito dal Cda di Isa.

Non è dunque chiaro come si sia giunti a questo punto. Dalle dichiarazioni Del consigliere Giorgio De Matteis, sembra di assistere ad un tira e molla, un rinfaccio di colpe continuo. In particolare, il consigliere non ritiene la resa del festival una questione di fazioni politiche, cercando di giustificare il tentennamento sulla scelta degli ospiti; eppure cita animatamente qualche «illuminato pensatore o pensatrice di sinistra» , rimarcando proprio le responsabilità mediatiche di una corrente diametralmente opposta. Difficile non intravedere dell’astio nelle sue parole o comunque un tentativo di aggirare un ostacolo prospettatosi nelle ultime ore.

Ersilia Lancia sottoscrive la propria obiezione citando elementi piuttosto opinabili, tra cui l’accusa di plagio su Saviano (fatto archiviato e che corrisponde, in parte, ad una valutazione erronea di una prassi che la più semplice saggistica richiederebbe – raccolta ed esposizione delle informazioni in proprio possesso) e le controverse posizioni di Zerocalcare sul G8 di Genova (riportando informazioni superficiali, al contrario ben argomentate dal fumettista). Facciamo noto alla consigliera che non basta riportare qualche news raccattata dal web, ma che quest’ultime vadano approfondite e contestualizzate, nel rispetto dei fatti.

Insomma, di chiaro c’è ben poco. Il buon intento del Festival degli Incontri cozza con quanto affermato da Biondi: ricordiamo la festa di Fratelli d’Italia Atreju, in cui parla di «carnevalate di sinistra», citando L’Aquila come «città nobile, città aristocratica», che non meriterebbe – per qualche ragione – la presenza dello scrittore e del fumettista. Non è questa la serietà che ci si aspetta dal sindaco, né dall’amministrazione. Non è questo il peso che devono portare cittadini che, al contrario, credono nello scambio di opinioni e vogliono beneficiare di un evento unico.

Qui non è il punto – come sottolineato più volte in conferenza stampa – chi c’entri più o meno con il sisma; la questione è capire cosa e chi possa donare degli stimoli, ravvivare l’ispirazione, in virtù di una comunità costruttiva. Ci resta solo da sperare che il bisticcio da scuola elementare termini presto.

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