Francesco Federico Falco: Un’eroe abruzzese dimenticato.
E’ stato accolto con interesse l’evento svoltosi nei giorni scorsi e realizzato dall’associazione VeneItaliAbruzzo che voleva ricordare un’eroe abruzzese se non quasi dimenticato sicuramente poco conosciuto ai più.
Il suo contributo per la lotta d’indipendenza del popolo cubano è stato importante e riconosciuto dallo stesso Josè Martì.
José Julián Martí Pérez è stato uno scrittore, politico, insegnante, pensatore, e rivoluzionario cubano. Fu leader del movimento per l’indipendenza cubana. A Cuba è chiamato “l’Apostolo” ed è considerato l’Eroe Nazionale.
Ma torniamo al nostro Francesco Federico Falco con l’intento di farlo conoscere, grazie anche al libro della scrittrice cubana Sandra Estevez, anche a chi non ha avuto modo di fare la conoscenza di questo illustre conterraneo animato da un grande senso per la giustizia sociale, fervido solidarista, rivoluzionario appassionato.
Francesco Federico Falco nasce a Penne il 12 aprile 1866 e muore a Livorno l’11 agosto 1944, è stato un medico e patriota italiano che ha avuto un ruolo significativo nella lotta per l’indipendenza cubana dalla Spagna. Laureatosi in medicina a Roma, Falco iniziò la sua carriera politica nel 1887 come membro del Partito Repubblicano di Mazzini, per poi abbracciare posizioni socialiste.
Coinvolgimento nella lotta d’indipendenza cubana
Nel 1898, Falco si unì a un gruppo di 75 volontari italiani che partirono per Cuba per sostenere gli insorti. Sotto il comando del generale Antonio Maceo, Falco fu nominato comandante del Corpo di Sanità militare dell’esercito liberatore cubano il 18 giugno dello stesso anno. Durante la sua permanenza a Cuba, non solo partecipò attivamente ai combattimenti, ma contribuì anche alla diffusione delle idee socialiste attraverso la fondazione della rivista La Cultura Latina , che ebbe un impatto notevole in paesi come Venezuela e Argentina.
Attività post-belliche
Dopo la vittoria nella guerra di indipendenza, il governo cubano riconobbe il suo contributo nominandolo console di prima classe a Genova e successivamente console generale ad Amburgo. Falco continuò a lavorare per il governo cubano in vari ruoli diplomatici fino agli anni ’20. Durante il regime fascista in Italia, mantenne la sua posizione diplomatica senza mai aderire al Partito Nazionale Fascista, vivendo in condizioni difficili fino alla sua morte.
Eredità e riconoscimenti
Falco è ricordato come un eroe della libertà e un simbolo della cooperazione italo-cubana. La sua vita è stata recentemente oggetto di attenzione grazie al ritrovamento di 76 lettere inedite che offrono uno spaccato della sua esperienza durante la guerra d’indipendenza e delle sue preoccupazioni personali. La figura di Falco continua a essere celebrata sia in Italia che a Cuba, dove è considerato uno dei “due mondi” eroi della libertà.
L’evento è stato realizzato con il contributo del Consiglio Regionale dell’Abruzzo.