Chi non ha mai desiderato, almeno una volta in vita sua, di trasformarsi anche per un solo istante in un hobbit, un elfo, un nano oppure un troll?
Akhil Suahs, un giovane fotografo di origine indiana, affascinato dalla scenografia naturale del Signore degli Anelli, ha intrapreso un viaggio travestito da Gandalf.
Il giovane, amante della natura selvaggia, ha deciso di esplorare ed immortalare il territorio della Nuova Zelanda indossando i panni dello stregone.
Chi non conosce la trilogia si chiederà: cosa c’entra il Signore degli Anelli con la Nuova Zelanda?
E’ presto detto. La famosa trilogia fu girata proprio li in N.Z.. Un paesaggio incredibile si stagliava alle spalle dei personaggi, e fu anche questo che colpì molti spettatori, tra cui il giovane Akhil. Ne fù talmente tanto colpito, da voler esplorare quei luoghi tanto affascinanti ed impervi, vestito da Gandalf il Grigio.
“Ho visto il film la prima volta quando avevo 14 anni, e l’ho visto più volte dopo allora. La miglior cosa de Il Signore degli Anelli è il percorso svolto, il lungo viaggio, e mi sono innamorato degli scenari mostrati nei film”. Queste sono le parole del fotografo.
Ovviamente non veste 24h i panni dello stregone, ma ha comunque scelto di dargli una grande importanza. Una parte del suo sito è dedicata esclusivamente a lui chiamandola #GandalfTheGuide.
I paesaggi che mostra sono mozzafiato, in particolare quelli notturni; è un territorio talmente vasto e grande che l’uomo sembra quasi sparire.

Le sue immagini sono strabilianti, riesce a catturare l’immane bellezza della natura selvaggia cogliendone l’essenza.
Quando il giovane intraprese il viaggio in solitaria, non aveva messo in conto che sarebbe stato completamente solo, di conseguenza, non avrebbe avuto nessuno ad aiutarlo.
“Ho provato a mettere la macchina fotografica su un tripod e a mettere lo scatto programmato, il quale però non ha funzionato”.
Fortunatamente nel suo cammino ha trovato delle persone disponibili ed entusiaste nel posare per lui con i panni di Gandalf.
Il giovane Akhil, in questo viaggio, più che scoprire l’immenso tesoro naturale neozelandese, ha trovato se stesso. Un viaggio di questo tipo ti mette a confronto con te stesso, ti da il tempo di riflettere e di sciogliere molti nodi che, in una vita frenetica, rimarrebbero imbrigliati per molto tempo.
Ciò di cui ha preso coscienza è che il debito universitario, le bollette da pagare, tutte cose che prima o poi verranno estinte. Ciò che rimane di questo viaggio, per lui, avranno una lunga permanenza nella sua mente. Non tutto si può fotografare, non tutto è “fotografabile”.
Il lavoro del fotografo è supportato da diverse aziende come Tourism New Zealand, The Guardian, DailyMail, Buzzfeed, Lonely Planet e molte altre ancora.