Stampare senza l’inchiostro? Si grazie alla luce.
I ricercatori dell’Università della California e dell’università di Shandong (Cina) hanno sviluppato un sistema di stampa tramite la luce a merito di limitare l’impatto dello smaltimento cartaceo sull’ecosistema.
Si tratta di un materiale, che per un effetto chimico, subisce una variazione di colore al variare della temperatura. Tale materiale verrà applicato sui classici fogli di carta. Quindi per effettuare la stampa si adopera la luce UV per inviare informazioni al materiale, al quale verrà impresso il contenuto a una temperatura di 120°C e tale processo sarà ripetibile indicativamente per un massimo di 80 volte.
I ricercatori hanno pubblicato un articolo, per spiegare il funzionamento di questo procedimento, su Nano Letters. Yadong Yin, professore di chimica presso l’Università della California, spiega
“Il più grande significato del nostro lavoro è quello di sviluppare una nuova classe di colore con il sistema fotoreversibile per la produzione di un documento senza inchiostro che utilizza la luce e ha la stessa consistenza e l’aspetto della carta convenzionale, ma che può essere stampato e cancellato ripetutamente senza la necessità di ulteriore inchiostro“,
poi conclude
“Il nostro lavoro può portare grandi meriti economici e ambientali per la società moderna“.
Allo stato attuale la produzione e lo smaltimento hanno in importante impatto sull’ambiente. La produzione è una delle principali fonti d’inquinamento e idem per le discariche, nelle quali è uno degli elementi maggiormente presenti.
Nelle ricerche passate, sorgevano problemi riguardanti la produzione di materiali stabili che avessero un costo ridotto e una scarsa tossicità, in più vi erano problemi con l’applicabilità alla carta, ma questo nuovo materiale apporta netti miglioramenti agli ostacoli citati poco prima.
Yadong Yin spiega:
“Crediamo che la carta ristampabile abbia molte applicazioni pratiche per quelle informazioni che è necessario avere o leggere temporaneamente, come sui giornali, riviste, manifesti, note e molto altro“.
Quindi molto presto potrebbe diventare un elemento col quale avremo spesso a che fare nella vita quotidiana.