Niente di nuovo sul fronte comunale dell’Aquila: la seduta odierna è stata ancora una volta rinviata per la mancanza del numero legale; solo 15 consiglieri hanno risposto all’appello.
Sembra che l’assenza della maggioranza non sia dovuta a rimostranze politiche, ma a motivazioni personali.

Paradossale il comportamento dei consiglieri, considerate soprattutto le tematiche in gioco: l’istituzione della Consulta per il commercio e l’artigianato del centro storico, che porta ancora i segni della bocciatura della Giunta – iniziativa del vice sindaco Raffaele Daniele; il provvedimento sottoscriveva di “favorire una più ampia partecipazione dei commercianti, in funzione di una più efficace funzionalità amministrativa”, ma sembra che rimarrà, per ora, una buona intenzione. In secondo luogo, il contratto di servizio tra il Comune dell’Aquila e la società partecipata Asm spa, oggetto la gestione del ciclo dei rifiuti urbani e di igiene ambientale nel territorio comunale. Quest’ultimo, in particolare, resta invariato da diversi anni: si parla di 14 milioni e mezzo di euro l’anno per il triennio 2019/2021.

Ancora una volta, si resta in attesa e si spera nella buona creanza dei consiglieri. L’atteggiamento del consiglio rispecchia una realtà politico-sociale acerba, forse impreparata a reggere eventuali migliorie per il capoluogo. Restano da monitorare eventuali sviluppi, sperando di riuscire, perlomeno, a superare l’appello del presidente del Consiglio Roberto Tinari. Sino al prossimo Consiglio Comunale, non avremo aggiornamenti in merito.

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