Oreste De Matteis ci ha lasciato. Lo ha fatto in punta di piedi, come era nel suo stile, dopo una lunga malattia che non gli ha lasciato scampo.
Con lui se ne è andato un’altro pezzo importante di quella comunità italo-venezuelana molto attiva nel mondo dell’associazionismo solidale.
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Emigrato, come tanti altri abruzzesi negli anni 60, aveva saputo costruire a Valencia (VE) una realtà imprenditoriale importante, ma nonostante gli impegni di lavoro nella sua impresa, aveva sempre trovato tempo ed energie da dedicare alle attività sociali in favore di chi era stato meno fortunato.
Vice-presidente di CO.MA.SE.MI associazione di solidarietà operativa presso il Centro Italo-Venezuelano di Valencia molto attiva nell’assistenza sanitaria dei più bisognosi, ha marcato costantemente con la sua presenza il mondo della solidarietà.
Una solidarietà che lo aveva portato, in occasione del terremoto del 2009 qui all’Aquila, ad essere tra i promotori insieme alla Fondazione “Abruzzo Solidale”, con il suo Presidente l’indimenticabile Amedeo Di Lodovico, della raccolta fondi per la costruzione del Centro Polifunzionale di aggregazione intitolato a “Gaetano Bafile”, un’altro grande abruzzese, giornalista e fondatore della “Voce D’Italia” quotidiano in lingua italiana distribuito in tutto il sud-america.
Negli ultimi anni Oreste passava molto tempo in Italia, nella sua mai dimenticata Villa Santangelo dove, manco a dirlo ha continuato il suo impegno assistendo come Presidente del Circolo Parrocchiale i più fragili.
“Un’uomo di grande caratura morale, sempre pronto ad aiutare il prossimo e molto attivo nella comunità del nostro piccolo centro” . Così lo ricorda il Sindaco di Villa Santangelo Domenico Nardis.
Tra i più fragili le tante famiglie italo-venezuelane vittime della diaspora che ha colpito il paese sud-americano dopo la grande crisi sociale ed economica iniziata nel 2012.
Ho sentito Oreste per l’ultima volta qualche settimana fa, mi aveva chiamato per chiedere aiuto per una famiglia tornata dal Venezuela recentemente e alla ricerca di una sistemazione abitativa, confermando fino all’ultimo il suo stile fatto di tanta umiltà e con un’ unico obbiettivo “aiutare il prossimo”.
Buon Viaggio Oreste.