Chiusi i musei per covid-19

Tra le questioni che hanno preoccupato i Paesi di tutto il mondo dopo l’esplosione della pandemia da Covid-19 c’è il problema della tutela dei patrimoni artistico-culturali nazionali.


In Italia, il decreto del 17 Marzo 2020 ha stabilito che il settore culturale – insieme a molti altri come l’agricolo e lo sportivo – fosse esentato da obblighi di versamento per tributi e contributi statali.


Altri Stati membri dell’Unione Europea, invece, hanno optato per l’istituzione di fondi cassa specifici per il settore.

Si parla di casi come il Regno Unito – in cui sono stati messi a disposizione 160 milioni di sterline – o della Germania – 50 miliardi di euro.


La forzata chiusura di musei, teatri e sale da concerto è senza dubbio necessaria in questo momento.

Ma ciò non vuol dire che le associazioni culturali e altri tipi istituzioni abbiano messo uno stop alle loro attività.


L’arte e la cultura rimangono a disposizione del pubblico su Internet (soprattutto sui social media) grazie a molti progetti e iniziative realizzati da artisti singoli e associazioni.


Nel mondo della musica si è già potuto assistere alla campagna lanciata dall’hashtag #iosuonodacasa, ma i concerti in diretta Instagram e Facebook continuano grazie all’operato di associazioni come la ternana Visioninmusica

Che alle 18:30 del 9 Aprile riparte con Antonio Maggio (vincitore X-Factor 2008) in una performance live di circa 15 minuti.

Il ricavato della diretta verrà donato all’azienda ospedaliera “Santa Maria” di Terni.


Lo spostamento sul Web delle attività culturali riguarda anche la pittura rinascimentale: le Scuderie del Quirinale portano avanti la loro mostra su Raffaello Sanzio

– iniziata il 5 Marzo e interrotta poco dopo – su tutti i social, grazie agli hashtag #RaffaelloInMostra e #RaffaelloOltreLaMostra.

Oltre a poter ammirare una galleria arricchita da collezioni di tutto il mondo in alta definizione, gli utenti possono usufruire di approfondimenti e curiosità da parte dello staff delle Scuderie.

In poche parole,
si tratta di un vero e proprio museo online.

Diverso l’esperimento della Scuola di Teatro Musicale di Novara, che ha creato su Instagram la pagina @covidart, piattaforma su cui qualsiasi utente può inviare la propria performance di recitazione,
canto o ballo.

O “qualsiasi cosa artistica tu abbia in mente”, citando gli stessi creatori dell’iniziativa.


All’unica condizione che i video non durino più di un minuto.
Naturalmente, questi sono solo alcuni degli innumerevoli progetti portati avanti in tutto il mondo grazie alla collaborazione di artisti, enti e pubblico.

Fortunatamente, l’arte non si è fermata.

Dalla più tradizionale alla più sperimentale, ogni forma sta trovando nuova vita – anche grazie alle circostanze attuali –

sul Web, concedendoci di gettare tanto uno sguardo su cose nuove quanto un nuovo sguardo
sulle cose vecchie.

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