Si è tenuta a Milano dal 20 al 24 maggio scorsi la Smart Week dedicata al lavoro agile, o smart working
Si è tenuta a Milano dal 20 al 24 maggio scorsi la Smart Week dedicata al lavoro agile, o smart working. L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, ha raccolto sempre più adesioni da parte delle aziende – milanesi e non – che si sono mostrate curiose verso questo nuovo approccio al lavoro e contribuisce a fare di Milano un punto di riferimento dell’innovazione italiana.
Tanti gli eventi organizzati da associazioni e imprese: dai convegni sul digitale come strumento per mettere in pratica la filosofia della flessibilità lavorativa alle testimonianze di aziende piccole, medie e grandi che hanno presentato vantaggi e criticità dei loro primi esperimenti di lavoro agile.
Ma anche interviste flash in diretta Facebook, come quella che HEI – L’Ippocastano ha organizzato all’interno del business hub di via Copernico, e che ha coinvolto anche la CEO di Landoor, Adele Nardulli, una realtà che si distingue in italia perché da sempre punta alla formazione continua dei suoi dipendenti e traduttori, e di i impegna da ormai vent’anni a considerare le persone nella loro interezza, con i loro bisogni e i loro ritmi di vita.
Da quei due minuti di intervista è emersa in modo chiaro la vision dell’azienda, che può essere riassunta in tre concetti: agilità mentale, fiducia tra lavoratore e azienda e valorizzazione del risultato.
Altro aspetto da considerare quando si parla di smart working è indubbiamente quello normativo ed è per questo che si è tenuto il convegno “Lavoro più agile? Prime esperienze applicative di smart working” organizzato dall’Associazione Giovani Avvocati di Milano il 23 maggio, a cui ha partecipato la stessa Landoor.
Anche in questa occasione, Nardulli ha portato come esempio l’esperienza innovativa di Landoor a testimonianza del fatto che gestire in maniera flessibile il tempo e lo spazio per coniugare le esigenze delle persone con quelle dell’azienda è non solo possibile, bensì necessario e funzionale al successo.
Quello che devono capire imprese e associazioni èche bisogna vedere il lavoro come uno “stato mentale” libero dai vincoli tradizionali, facendo della flessibilità un incredibile punto di forza.
Lavoro agile eè risultato una componente determinante nella crescita della stessa Landoor.