L’epidemia di coronavirus può cambiare rapidamente tutti i giorni, ma quello che è certo è che la situazione in Italia rimane molto grave. Abbiamo il triste primato al mondo di avere più morti attribuiti al virus che in qualsiasi altro paese, il sistema sanitario italiano ha un disperato bisogno di aiuto.

Da queste considerazioni è nata l’iniziativa di Carlo Ratti un’architetto italiano che vive negli Stati Uniti, che ha progettato insieme ad un team interdisciplinare un’unità di terapia intensiva che può essere facilmente imballata e inviata agli ospedali in difficoltà.

Il progetto prevede l’utilizzo di container opportunamente modificati ed attrezzati per essere utilizzati come moduli indipendenti di terapia intensiva. I moduli sono mobili e se opportunamente interconnessi possono costituire all’occorrenza unità più ampie e complesse di terapia intensiva.

Progettato da Ratti e dal collega architetto Italo Rotta, le ICU (Unità di Cura Intensiva) sono allestite in un normalissimo container, quelli che si usano per la spedizione delle merci.
Un primo prototipo è in costruzione proprio ora a Milano e, se si dimostrasse praticabile, potrebbe contribuire ad aumentare la capacità di terapia intensiva del Paese.

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