Manifestazione pensionati

Pensionati contro il governo durante la manifestazione del 1 giugno a Roma: contestate le misure economiche dell’esecutivo

La manifestazione dei pensionati ha gridato forte e chiaro il proprio malcontento all’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Troppe le decisioni prese a svantaggio della categoria, troppo alte le pretese di basare le politiche economiche e sociali sui risparmi di chi ha lavorato tutta una vita.

«Non siamo un bancomat» hanno ribadito le 100.000 persone presenti al corteo che si è tenuto oggi a Piazza San Giovanni a Roma, organizzato dalle sigle sindacali Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp. Una manifestazione congiunta che era stata lanciata lo scorso 9 febbraio e che seguirà varie tappe per approdare a Reggio Calabria il prossimo 22 giugno.

«Meno chiacchiere e meno annunci, abbiamo bisogno di più fatti per tutelare davvero le persone» ha detto Annamaria Furlan, Segretario generale della CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) dal palco di San Giovanni. L’atto d’accusa è diretto al governo, colpevole di sottovalutare la situazione drammatica in cui versa il paese. «La certezza oggi è che il Paese è a crescita zero, il tema vero è come si fa a crescere, con quali investimenti» ha continuato Furlan.

Investimenti che darebbero respiro ai giovani, la categoria che più soffre la mancanza di politiche economiche chiare e orientate al lavoro. L’invito è dunque quello di pensare più agli italiani e meno alle beghe politiche interne al governo.

Manifestazione pensionati, Zingaretti: «Dal governo figuraccia in UE»

Al margine della manifestazione è intervenuto anche Nicola Zingaretti, Segretario del Partito Democratico, sottolineando come l’attuale esecutivo, dopo un anno dal suo insediamento, abbia solo peggiorato la situazione dell’Italia.

«Dopo un anno di questo governo, i fatti sono drammatici per gli italiani: il Paese è fermo, calano le pensioni, il debito pubblico è esploso, lo spread brucia miliardi e il governo è nel caos. La figuraccia di ieri» ha continuato Zingaretti riferendosi alla risposta del governo alla lettera dell’Unione Europea sull’abbassamento del debito «non è degna di un grande Paese come l’Italia e non fa che alimentare la sfiducia nel Paese».

Bonfanti: «Indire uno sciopero dei nonni»

Gigi Bonfanti, Segretario generale di Fnp-Cisl, ha lanciato una provocazione: indire uno “sciopero dei nonni”.

«L’idea è che per un giorno i nonni non aiutino le famiglie, per fare in modo che il Paese capisca il valore economico e sociale degli anziani, che suppliscono alla mancanza di lavoro e servizi» ha spiegato il segretario, ribadendo che, se sarà necessario, le tre sigle sindacali lanceranno uno sciopero generale di pensionati, giovani e lavoratori.

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