Ci giunge notizia che nella scuola elementare Gianni Rodari di Sassa una maestra di italiano, in una classe di IV elementare, abbia richiesto hai bambini (21 per l’esattezza) di portare un chilo di riso ciascuno per realizzare dei Babbo Natale per ogni bambino. Una scelta sicuramente inopportuna e poco educativa per dei bambini a cui dovrebbe essere insegnato il valore del cibo ed il suo utilizzo. 21 chili di riso letteralmente sprecati quando potevano essere donati al banco alimentare per essere utilizzati nelle mense che sfamano i più bisognosi. Perchè sprecare così platealmente un’occasione educativa sia alimentare che sociale (leggi valore etico della solidarietà) in questo modo? Eppure la scuola dovrebbe essere maestra di vita per la costruzione dei futuri cittadini.
Forse Gianni Rodari, scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano, specializzato in testi per bambini a cui è intitolata la scuola in questione avrebbe qualcosa da ridire circa il messaggio intrinseco contenuto in questa azione dis-educativa condotta a nostro parere con molta superficialità pedagogica.

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