All’Università dell’Aquila arrivano le fibre a multiplazione spaziale, un’innovativa tecnologia capace di trasmettere dati ad altissima velocità
Alle 10:30 del 6 giugno, a Palazzo Camponeschi, verrà inaugurata la prima installazione al mondo di una tecnologia wireless avanzata, frutto della ricerca di un sistema di trasmissione in grado di coniugare risparmio energetico e aumento di velocità.
Il cavo è stato installato nel tunnel dei sottoservizi grazie alla stretta collaborazione di Ateneo, Comune dell’Aquila e Gran Sasso Acqua Spa e, proprio a Palazzo Camponeschi, è in fase di allestimento il Laboratorio di Ottica e Fotonica dell’Università dell’Aquila, che potrà accedere alle fibre e portare avanti attività all’avanguardia.
Per l’attuazione del progetto l’Università ha sottoscritto un accordo di collaborazione con l’azienda giapponese Sumitomo, leader nel settore e una delle pochissime società al mondo a distribuire questo particolare tipo di fibra.
L’iniziativa fa parte del progetto INCIPICT (Innovating City Planning through Information & Communicaions Technologies), che ha come obiettivo la creazione di una rete metropolitana (MAN – Metropolitan Area Network) che colleghi le più importanti aree della città attraverso la costruzione di una rete ottica sperimentale.
Si tratterebbe quindi della realizzazione un ambiente informatizzato, dotato di un considerevole numero di servizi e che vedrebbe l’applicazione di sistemi intelligenti e tecnologie sperimentali come, appunto, nuove tecniche di networking.
L’unicità dell’iniziativa ha portato la città all’attenzione della comunità scientifica: il 7 giugno Palazzo Fibbioni ospiterà un workshop internazionale sulla multiplazione spaziale, che vedrà la partecipazione di scienziati e autorità a livello mondiale dai principali istituti accademici, industriali e di ricerca.
Inoltre, il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha approvato un finanziamento di circa 700mila euro per il progetto FIRST (Fiber Infrastructure for Research on Space-Division Multiplexed Transmission), coordinato dall’Università dell’Aquila che, insieme ad altri Atenei italiani, condurrà dei test sul nuovissimo impianto.
L’Aquila diventa dunque banco di prova per innumerevoli sperimentazioni tecnologiche che partecipano al rilancio della città nello scenario internazionale.