Intervista di Streaming World TV a Marco Giusti

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Sindaco Marco Giusti sulla vicenda dell’ex fornace AMA. Vicenda che ha visto lo stesso accusato di omissione di atti d’ufficio, accusa che i giudici del tribunale dell’Aquila hanno ritenuto infondata assolvendolo con formula piena.

”Questa sera il tribunale dell’Aquila in composizione collegiale mi ha assolto con formula piena per non aver commesso il fatto per la vicenda della ex fornace Ama di Madonna della Strada dall’accusa di omissione di atti di ufficio. E’ per me una grande soddisfazione rispetto ad una vicenda che mi vedeva accusato per aver omesso di rispondere nel merito ad una richiesta della proprietà Ama presentata in varie forme e giacente in Comune da prima del terremoto. Ho  avuto la massima  fiducia nella magistratura e soprattutto ho sempre avuto la coscienza in pace rispetto a questa vicenda. Nel merito di quella richiesta, merito che non era l’oggetto del procedimento, mi si chiedeva di cambiare la destinazione d’uso di un area di quasi diecimila metri da industriale a residenziale,  in cambio di contropartite vaghe e non regolamentate da nessuna norma precisa. Tutto cio’ in base ad un regolamento generico approvato dall’Amministrazione De Nuntiis nell’ottobre del 2011. Non ritenevo questa una operazione vantaggiosa per il Comune e soprattutto operazioni di questo tipo non le ritengo possibili  in base ad un regolamento vago indefinito che non stabilisce in maniera chiara  l’equilibrio tra i vantaggi ottenuti dai proponenti privati e gli extraoneri e le opere in favore della collettività. Ora che la giustizia ha fatto il suo corso sono sereno e ancora piu’ determinato ad andare avanti con il programma amministativo presentato e premiato  l’anno scorso  dai cittadini di Scoppito . Il nostro Comune ha bisogno di opere pubbliche progetti e obiettivi ambiziosi  per modernizzare i servizi e il territorio. La lotta politica attraverso atti giudiziari non ci appartiene. La lasciamo volentieri a chi non si rassegna ne al tempo ne alla libera espressione degli elettori.”

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