ARCA: A VILLA SANT’ANGELO PRESENTATE LE QUATTRO CANZONI COMPOSTE E MUSICATE DAGLI ABITANTICON LA CANTANTE MESSICANA GAMEROS. SINDACO NARDIS, “UNA DI ESSE DIVENTERA’ IL NOSTRO INNO”.
AL VIA LABORATORI A BARISCIANO CON LA SPAGNOLA URRUTIA, A TORNIMPARTE, CON NDALIKO KATONDOLO DAL CONGO, AD OCRE CON GAZEL DAL COSTARICA

L’AQUILA – A Villa Sant’Angelo quatto canzoni, scritte, musicate e cantate dagli stessi paesani, sotto la regia della messicana Diana Gameros. Nuovi laboratori avviati a Barisciano, con la spagnola Indira Urrutia, ad Ocre, con Amirah Gazel dal Costa Rica, a Tornimparte con Petna Ndaliko Katondolo dal Congo.

Prosegue a spron battuto, con le prime restituzioni e i nuovi arrivi, il progetto Arca (Arte, rigenerazioni comunità, abitare), che fino al 1 dicembre vedrà protagonisti 14 artisti da più Paesi del mondo, in 11 comuni del cratere sismico 2009 come Barisciano, comune capofila, Fossa, Scoppito, ed ancora Acciano, Fontecchio, Ocre, Poggio Picenze, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Tornimparte e Villa Sant’Angelo.
Il tutto con attività specifiche per ciascuna comunità, coinvolgendo abitanti, associazioni e istituzioni culturali, attraverso incontri, laboratori, attività formative e performative, mostre ed eventi di presentazione e restituzione.
ll progetto, con l’ideazione e la direzione artistica di Silvia Di Gregorio, è sostenuto dalla Bcc e ha il patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere (Usrc), finanziato dal Programma Restart Priorità C. Partner sono oltre agli 11 Comuni, sono il Teatro stabile d’Abruzzo, al Munda, al Maxxi L’ Aquila, e all’Università dell’Aquila, anche The Current -Center for contemporany art, associazione con sede nel Vermont negli Stati Uniti, la cooperativa AppStartOnlus e la Comunità 24 Luglio OdV.
Grandi emozioni si sono vissute a Villa Sant’Angelo, dove in una gremitissima sala ‘’ottagonale’, si sono esibite le circa trenta persone, divise in quattro gruppi, cantando e suonando le canzoni da loro stesse composte, sotto la guida di Diana Gameros: “Tornando a casa nel silenzio”, “Luce della sera”, “Dal gelo al calore” e “Insieme”, tutte dedicate alla loro terra, alle emozioni, ai ricordi e alle speranze.
Ha detto una emozionata Gameros: “la cosa meravigliosa è stata la partecipazione di tante persone di tutte le età, il loro entusiasmo ed impegno. E’ proprio vero, la musica rompe le barriere, fa comunità, e bisogna a maggior ragione continuare a cantare, a provare amore nel fare le cose insieme. Qui a Villa Sant’Angelo ho trovato una comunità viva, che vuole raccontare e raccontarsi, non lo dimenticherò mai, vi porterò sempre nel cuore. Italia querida gracias por lo tuo amor”.
Gameros si è anche esibita a L’Aquila con un suo concerto al festival Performative 05 del Maxxi, il Museo nazionale d’arte del XXI secolo d’Italia.
Ha commentato il sindaco Domenico Nardis; ”E’ un bilancio davvero positivo, quello di questa esperienza, con un grande coinvolgimento delle persone, anche da altri comuni, come è nello spirito aggregativo e di area larga dei progetti Restart. Diana è una artista e una persona spettacolare, ora con queste quattro bellissime canzoni faremo una sorta di concorso, per decidere tutti insieme quale di esse potrà diventare il nostro inno”.
A Barisciano si è invece presentata nella sala consiliare, accolta dal sindaco Fabrizio D’Alessandro e dall’assessora alla Cultura, Roberta Pacifico, Indira Urrutia, artista multidisciplinare di origine cilena che ora vive in Spagna e con genitori negli Stati Uniti, e che ha esposto a livello internazionale, con recenti residenze in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti.

“Le mie opere tattili invitano alla riflessione sulla resilienza, sullo sradicamento e sulla connessione umana – ha spiegato Indira – I materiali con cui lavoro sono filo metallico, musicassette, fotografia e video, spesso riutilizzando oggetti familiari per cambiarne il significato. Lavorare a maglia con le musicassette risale ai ricordi d’infanzia dei miei genitori, che, dopo essere emigrati negli Stati Uniti, inviavano messaggi registrati a casa: oggetti che ora fungono da artefatti intrecciati di memoria e perdita. Utilizzo anche rame e bronzo, materiali profondamente legati alla mia storia estrattiva del Cile, e mi permettono di sfidare la rigidità industriale attraverso la morbidezza delle tecniche tessili”.
Per l’occasione il Munda ha tenuto a Barisciano la sua terza lezione, affidata allo storico dell’arte Daniele Lauri, dedicata alla Madonna con Bambino di Giovanni di Biasuccio, capolavoro del ‘400 abruzzese, proveniente dal convento di San Colombo di Barisciano, ed ora esposta nel museo aquilano.
“In queste terre il culto mariano era molto radicato, e n quell’epoca esplodeva intanto il rinascimento a Firenze, influenza che qui arrivò mitigata. Evidente è l’ affinità con la Madonna con il bambino di Silvestro dell’Aquila, di cui Giovanni fu compagno di bottega – ha spiegato Lauri -. Il Gran Sasso quindi non ha bloccato la trasmigrazione di modelli compositivi e gli influssi stilistici, come vediamo anche nel tabernacolo di Santa Maria del soccorso sempre di Giovanni di Biasuccio, un capolavoro policromo, anch’esso di influsso fiorentino, e dove, va evidenziato, la Madonna in cima al tabernacolo è molto simile a quella di Barisciano. Il drappeggio e la plasticità della gonna della Madonna del Biasuccio inoltre ha forti similitudini con lo studio del panneggio di una figura seduta di Leonardo da Vinci, oggi conservato al Louvre”.
Spostandosi a San Felice d’Ocre, è tornata dal Costa Rica Amirah Gazel, che quattro anni fa partecipò al progetto, antesignano di Arca, “Riabitare con l’ arte”, per riabbracciare gli abitanti, il sindaco Gianmatteo Riocci, e i rappresentanti delle associazioni.
Il suo progetto prevede opere tessili, e la realizzazione di murales ovviamente con il coinvolgimento diretto della popolazione.
“Questa proposta non è solo una manifestazione artistica, ma anche un atto di pace e di comunità. Vi servo come filo che intreccia le idee e le intuizioni di ciascuno di voi, permettendo alle nostre espressioni individuali di fondersi in un’unica proiezione collettiva. Questa visione di unità e di essere “un’anima sola composta da milioni di anime” è al centro di questa iniziativa.”, ha detto Gazel.
Ha commentato il sindaco Riocci, “il progetto riguarderà tutte le nostre frazioni, e abbiamo voluto che tornasse Amirah, perché qui è stata capace di entrare in contatto profondo con la nostra gente. La realizzazione di murales partecipata e sotto la sua regia renderà ancora più i belli e ricchi di significato i nostri paesi”.

Infine a Tornimparte è arrivato Petna Ndaliko Katondolo, regista internazionale proveniente dal Congo, e il suo laboratorio sarà incentrato sulla riscoperta dei luoghi e di presenze significative, in particolare del mondo vegetale, con la realizzazione di un documentario che di fatto, con il coordinamento di Petna sarà pensato e girato dagli stessi partecipanti.
“Quando noi ci connettiamo con le piante – ha spiegato il regista -, ci connettiamo con i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri antenati, ma anche con le generazioni future, quelle che si connetteranno a loro volta con le piante. E’ una alchimia a cui aggiungeremo anche la tecnologia dotando degli strumenti necessari, come telecamere, chi parteciperà al laboratorio, per documentare questo processo di connessione tra persone, piante e territorio”.
Petna ha realizzato a Goma in Congo, il centro educativo Yolé, nato per fare comunità attraverso la creatività e l’ impegno critico, facendo così fronte “ai conflitti che devastano la regione a causa della presenza delle multinazionali che si appropriano delle risorse del sottosuolo, il coltan, il cobalto, il litio costringendo intere comunità ad abbandonare i loro villaggi e le loro terre”.
Ad accoglierlo il sindaco Giammario Fiori e all’ assessora Martina Gigante.
“Siamo orgogliosi di partecipare a questo progetto, che non è una cosa scontata. Un benvenuto a Petna, che ho avuto modo di conoscerlo, ed è una persona straordinaria, di grande valore umano e culturale. Questo progetto ha a che fare con la capacità di pensare in modo complesso, e non polarizzato e bouleano, e questo arricchirà ulteriormente la nostra comunità”, ha detto il sindaco Fiori.
Ha aggiunto l’assessora Gigante: “Tornimparte crede moltissimo nel concetto di residenza artistica, ne sostiene già una che è La.Bo, una residenza settimanale nata dalla necessità di riportare la cultura fuori dai centri e in dialogo con le comunità. Ci aspettiamo che la popolazione entri in dialogo con Petna, che si crei uno scambio umano con l’artista e che questo possa restituire uno sguardo nuovo su quello che siamo come comunità e su quello che saremo, soprattutto in questo momento storico così cruciale e umanamente difficile”.
Prosegue intanto le riprese del cortometraggio che sta realizzando Francesco Paolucci con Nespy5euro e il lavoro di mappatura tessile in San Lorenzo di Beffi con l’ artista Dani Negri in residenza artistica internazionale nel comune di Acciano. Continua anche il lavoro dell’artista Massimo Piunti nel dipingere i cartoni preparatori per gli arazzi ispirati ad elementi rappresentativi del territorio, a partire dai quali la tessitrice Assunta Perilli condurrà, in ciascun comune laboratori di tessitura per arrivare l’opera d’arte conclusiva.
Prossimo appuntamento la restituzione di Daniela Pizarro Torres domenica alle 17 nell’ ex locanda ” La Corte” a San Lorenzo di Beffi e il primo incontro di laboratorio di Petna in località “La Croce” a Tornimparte domenica mattina alle 10
Il progetto Arca è finanziato e reso possibile dal “Programma Restart Priorità C Progetto ARCA — Arte, Rigenerazioni, Comunità, Abitare anno 2025, D.L. 78/2015, c.m.i. legge 125/2015, Delibera CIPE 10.8.2016, n. 49 – GU n. 37 del 14.02.2017”.
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