Pubblicità a pagamento
Cronaca

Meloni: “Mi Hanno Inviato un Avviso di Garanzia per il Rimpatrio di Almasri”

1737630281277 AlmasriFacebookFoto

Il 28 gennaio 2025, la premier italiana Giorgia Meloni ha annunciato di aver ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito della controversa vicenda del rimpatrio di Njeem Osama Almasri, un cittadino libico accusato di crimini di guerra. L’annuncio è stato fatto tramite un video pubblicato sui social, in cui Meloni ha mostrato il documento e ha espresso la sua determinazione a non farsi intimidire da questa situazione.

“Non sono ricattabile e non mi faccio intimidire”, ha dichiarato, sottolineando la sua volontà di andare avanti per la sua strada a difesa degli italiani.

CPI

Almasri è stato arrestato a Torino il 19 gennaio 2025 in seguito a un mandato spiccato dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per crimini contro l’umanità e torture avvenute nei centri di detenzione libici. Tuttavia, due giorni dopo, la Corte d’Appello di Roma ha annullato l’arresto, evidenziando irregolarità procedurali e sostenendo che non ci fosse stata una corretta interlocuzione con il ministro della Giustizia. Di conseguenza, Almasri è stato rimpatriato in Libia su un volo di Stato.

Questa decisione ha sollevato un acceso dibattito politico in Italia, con molte voci critiche nei confronti del governo Meloni. La scelta di rimpatriare un individuo accusato di gravi violazioni dei diritti umani è stata definita da alcuni come una “follia” e ha portato a richieste di riforme nel sistema giudiziario.

immagine 2025 01 28T191910.253 1

L’avviso di garanzia inviato a Meloni e ad altri membri del governo, tra cui il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, è relativo ai reati di favoreggiamento e peculato. Meloni ha attribuito la denuncia all’avvocato Luigi Ligotti, ex politico di sinistra vicino a Romano Prodi, noto per aver difeso pentiti mafiosi.

In merito all’avviso, Meloni ha affermato: “Penso che valga oggi quello che valeva ieri; non mi faccio intimidire”. Le sue parole riflettono una determinazione a fronteggiare le accuse e a mantenere la propria posizione politica. “È possibile che per questo sia invisa a chi non vuole che l’Italia cambi e diventi migliore”, ha aggiunto.

Le reazioni all’annuncio dell’avviso di garanzia sono state immediate e polarizzanti.

02 k6vC 1020x533@IlSole24Ore Web

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha definito la situazione una “vergogna” e ha chiesto una riforma urgente del sistema giudiziario. “Non possiamo permettere che i magistrati utilizzino il loro potere per attaccare il governo”, ha dichiarato.

Dall’altra parte dello spettro politico, l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato la questione con cautela. “La scelta di rimpatriare Almasri è stata politicamente sbagliata”, ha affermato Renzi, sottolineando che sebbene non si possa giudicare Meloni sul piano giuridico, la gestione della vicenda è stata un errore clamoroso.

La vicenda Almasri solleva interrogativi importanti sui diritti umani e sulla responsabilità dell’Italia nel rispettare gli obblighi internazionali. La CPI ha già espresso preoccupazione per il rilascio del sospettato senza consultazione adeguata. “È dovere di tutti gli Stati cooperare pienamente con la Corte nelle sue indagini”, hanno affermato i rappresentanti della CPI.

Amnesty 1920x720 1

Alcuni attivisti per i diritti umani hanno denunciato l’atteggiamento del governo italiano come una grave violazione dei diritti fondamentali. “Rilasciare un individuo accusato di torture e crimini contro l’umanità è inaccettabile”, ha dichiarato un portavoce dell’organizzazione Amnesty International. “L’Italia deve dimostrare il suo impegno verso i diritti umani e garantire che i colpevoli siano perseguiti”.

Con l’avvicinarsi delle elezioni europee del 2025, la situazione politica in Italia si fa sempre più tesa. L’opinione pubblica sembra divisa sulla gestione della crisi migratoria e sulle politiche del governo riguardo ai rimpatri. Meloni dovrà affrontare non solo le critiche interne ma anche le pressioni internazionali riguardo al rispetto dei diritti umani.

In questo contesto, l’avviso di garanzia potrebbe trasformarsi in uno strumento politico utilizzato dalle opposizioni per minare la credibilità del governo. Tuttavia, Meloni sembra determinata a mantenere la rotta: “Andrò avanti per la mia strada a difesa degli italiani, soprattutto quando è in gioco la sicurezza della nazione”, ha concluso.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio