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Sei Nazioni 2025: Esordio Amaro per l’Italia a Edimburgo. Scozia Vince 31-19 e Si Prende la Rivincita

Un inizio da incubo, una rimonta sofferta e un finale che spegne i sogni. L’Italia del rugby esce sconfitta (31-19) dal Murrayfield nel primo match del Sei Nazioni 2025, contro una Scozia assetata di riscatto dopo la batosta subita all’Olimpico nel 2024. Nonostante gli Azzurri fossero reduci dal miglior torneo della loro storia, con due vittorie e un pareggio, la partita scozzese ha messo in luce fragilità difensive e un’eccessiva dipendenza dai singoli lampi di genio.

La Partita: Un Rollercooster di Emozioni

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15:17 – Via al match!
Si parte con gli scozzesi che schiacciano l’Italia nella propria metà campo. Al 5’, Rory Darge rompe gli equilibri e segna la prima meta, trasformata da Finn Russell: 7-0. Quattro minuti dopo, Huw Jones sfrutta un varco nella difesa azzurra e porta il risultato a 14-0, con Russell ancora preciso dal tee.

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Il risveglio italiano arriva grazie ai piedi di Paolo Garbisi, che piazza tre calci piazzati (19’, 25’, 35’) riducendo lo svantaggio a 19-9 alla pausa. Nella ripresa, gli Azzurri sembrano rinati: al 47’, Juan Ignacio Brex intercetta un passaggio di Russell e vola in meta, trasformata da Garbisi. 19-19: il Murrayfield trattiene il fiato.

Ma la speranza dura poco. Al 60’, Jones firma la sua seconda meta, sfruttando un’impreparazione del trio difensivo azzurro. Russell non sbaglia: 26-19. Il colpo di grazia arriva al 75’, quando Kyle Rowe conclude un’azione partita dalla propria 22 metri, fissando il 31-19. L’Italia, stremata, non riesce a strappare nemmeno il punto bonus.

Le Scelte di Quesada: Rizzoli Esordiente e Doppio Playmaker

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Il CT Gonzalo Quesada aveva scommesso su alcune novità in formazione:

  • Luca Rizzoli, 22 anni, pilone delle Zebre, esordiente in Nazionale.
  • Tommaso Allan schierato come estremo, con Ange Capuozzo spostato a ala.
  • Doppio mediano Garbisi-Page Relo per aumentare la creatività nel gioco.

«Volevamo sorprenderli con velocità e varianti tattiche», ha spiegato Quesada post-partita. «Purtroppo, gli errori in difesa ci hanno penalizzato». Rizzoli, entrato nel secondo tempo, ha mostrato buona tenuta in mischia, ma non è bastato.

Finn Russell, mediano d’apertura definito “il Messi del rugby”, è stato l’architetto della vittoria.

Finn Russell 2020

Oltre a segnare 11 punti con i calci, ha orchestrato il gioco con passaggi millimetrici, incluso quello per la meta di Rowe. «Questa è la migliore Italia che abbia mai affrontato», ha ammesso Russell. «Ma oggi abbiamo dimostrato di essere una squadra completa».

Gli scozzesi, reduci dal quarto posto nel 2024, cercavano la rivincita dopo il 31-29 dell’Olimpico. «Quella sconfitta ci ha insegnato a non sottovalutare mai l’Italia», ha dichiarato l’allenatore Gregor Townsend.

Le Ombre Azzurre: Difesa Fragile e Troppi Errori

Nonostante i momenti di brillantezza, l’Italia ha pagato:

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  • Placcaggi mancati: il 38% di efficacia contro il 67% scozzese.
  • Disorganizzazione in touche: 5 palle perse su 12.
  • Assenza di leadership nella fase critica del match.

«Abbiamo sprecato occasioni preziosi», ha ammesso il capitano Michele Lamaro. «Dobbiamo lavorare sulla concentrazione per 80 minuti».

La partita valeva anche la Cuttitta Cup, trofeo intitolato all’ex giocatore italo-scozzese Massimo Cuttitta. Nonostante la sconfitta, l’Italia resta detentrice del titolo grazie al successo del 2024. «Portare la coppa a Roma è stato un onore», ha detto Lamaro. «Ora dobbiamo difenderla con le unghie».

Prospettive: Galles in Arrivo, Cucchiaio in Agguato?

Il prossimo impegno è contro il Galles al Principality Stadium. Dopo la sconfitta, riemergono i fantasmi del cucchiaio di legno. Quesada però rifiuta il pessimismo: «Non siamo qui per evitare l’ultimo posto, ma per competere. Possiamo battere chiunque».

Intanto, i tifosi chiedono un salto di qualità. «Serve continuità», twitta un supporter. «Basta quasi».

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