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Cronaca

Ennesima aggressione in treno: si annuncia un lunedì di disagi

La situazione sulla rete ferroviaria italiana sta diventando sempre più critica. Un nuovo episodio di violenza ha avuto luogo su un treno in Liguria, dove una capotreno di 32 anni è stata aggredita da due viaggiatrici, madre e figlia, che si trovavano a bordo senza biglietto. L’episodio, avvenuto il 3 dicembre 2024, ha portato a una serie di reazioni da parte dei sindacati e delle associazioni dei lavoratori, culminando nella proclamazione di uno sciopero che si preannuncia come una giornata di disagi per i pendolari.

L’aggressione si è verificata sul treno Intercity 633, in viaggio da Milano a Ventimiglia.

La capotreno, impegnata nel controllo dei biglietti, ha chiesto alle due donne di esibire i loro titoli di viaggio. Invece di collaborare, le viaggiatrici hanno reagito in modo violento: spintonando la capotreno e facendola cadere a terra. L’intervento tempestivo di un’ambulanza ha permesso alla vittima di ricevere assistenza medica; tuttavia, la capotreno è stata trasportata al pronto soccorso in stato di shock e dimessa dopo alcune ore di controlli.

Questo episodio non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, il personale ferroviario ha subito un aumento preoccupante delle aggressioni. Solo un mese fa, un altro capotreno era stato accoltellato presso la stazione di Rivarolo (Genova). Questi eventi hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza del personale viaggiante e sulla protezione dei passeggeri.

In seguito all’aggressione, i sindacati hanno espresso forte indignazione e preoccupazione per la sicurezza dei lavoratori.

“Non possiamo tollerare che il personale sia costretto a lavorare in condizioni così pericolose”, ha dichiarato Giuseppe Gulli, segretario regionale della Uiltrasporti Liguria. “Le lavoratrici e i lavoratori sono esasperati e spaventati; vogliamo un’azienda più vicina e maggiori controlli”.

In risposta all’escalation di violenza, il sindacato USB ha proclamato uno sciopero per il 9 dicembre 2024. “È fondamentale che i lavoratori del settore ferroviario possano svolgere il loro lavoro senza temere per la propria incolumità”, ha affermato un portavoce del sindacato. “Se non ci saranno misure concrete per garantire la sicurezza, continueremo a mobilitarci”.

La sicurezza sui treni è diventata una questione cruciale per le ferrovie italiane. Gli episodi di violenza non solo mettono a rischio il personale ma anche i passeggeri stessi. La presenza delle forze dell’ordine nelle stazioni e sui treni è insufficiente per garantire un ambiente sicuro.

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“È necessario un potenziamento della Polizia Ferroviaria”, ha dichiarato Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva. “Se gli agenti non sono sufficienti, si faccia ricorso all’esercito per controllare le stazioni”. Le richieste per maggiori controlli sono condivise da molti cittadini che utilizzano quotidianamente i mezzi pubblici.

La proclamazione dello sciopero avrà inevitabilmente ripercussioni sui pendolari che utilizzano il treno come mezzo principale di trasporto.

Molti viaggiatori si trovano già ad affrontare disagi quotidiani a causa delle frequenti cancellazioni e ritardi. “Ogni volta che ci sono problemi con i treni, siamo noi a pagarne le conseguenze”, ha lamentato un pendolare abituale.

I disagi previsti per il lunedì 9 dicembre potrebbero includere cancellazioni di corse e riduzioni del servizio su diverse linee ferroviarie. Le associazioni dei consumatori hanno già avvertito gli utenti di pianificare i propri spostamenti con largo anticipo e di verificare eventuali aggiornamenti sulle tratte.

Questo episodio mette in evidenza l’urgenza di una risposta collettiva da parte delle istituzioni e della società civile per affrontare la crescente violenza nei trasporti pubblici. È fondamentale che vengano adottate misure preventive efficaci per garantire la sicurezza del personale e dei passeggeri.

Le autorità competenti devono collaborare con le aziende ferroviarie per sviluppare strategie mirate a migliorare la sicurezza nelle stazioni e sui treni. Ciò potrebbe includere l’aumento della presenza della Polizia Ferroviaria e l’implementazione di programmi formativi per il personale su come gestire situazioni critiche.

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