Clio Napolitano: Una Vita di Dignità e Impegno
La notizia della morte di Clio Maria Bittoni Napolitano, moglie dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha suscitato un profondo cordoglio in Italia e tra le figure politiche e sociali che l’hanno conosciuta. Clio Napolitano, che avrebbe compiuto 90 anni il prossimo novembre, è deceduta a Roma dopo una lunga malattia, a poco meno di un anno dalla morte del marito, avvenuta il 22 settembre 2023.
La Vita e la Carriera di Clio Napolitano
Clio Maria Bittoni Napolitano è nata a Chiaravalle, in provincia di Ancona, e ha trascorso la sua infanzia in un contesto familiare segnato dalle vicissitudini del regime fascista. Suo padre, Amleto Bittoni, era stato portato al confino dal regime fascista, un’esperienza che ha profondamente influenzato la sua formazione e la sua visione politica.
Formazione e Carriera Legale
Clio Napolitano si è diplomata al liceo classico a Jesi e successivamente si è laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove ha conosciuto il futuro marito Giorgio Napolitano. Dopo la laurea, ha fatto pratica in uno studio legale e si è specializzata in Diritto del Lavoro e nell’applicazione della legge sull’equo canone in agricoltura, assistendo molti braccianti. Fino al 1992 ha lavorato nell’ufficio legislativo della Lega delle Cooperative, un incarico che ha lasciato quando il marito è stato eletto presidente della Camera.
Il Matrimonio e la Famiglia
Clio Napolitano e Giorgio Napolitano si sono sposati nel 1959 con rito civile in Campidoglio, in linea con le usanze dei funzionari del Partito Comunista Italiano. La loro unione è stata caratterizzata da una profonda intesa politica e personale, che ha accompagnato entrambi per tutta la vita.
I Figli
Dalla coppia sono nati due figli, Giovanni (nato nel 1961) e Giulio (nato nel 1969). I figli sono stati sempre molto vicini ai genitori e hanno condiviso con loro le esperienze politiche e personali.
La Vita da “First Lady”
Quando Giorgio Napolitano è stato eletto presidente della Repubblica nel 2006, Clio Napolitano ha assunto il ruolo di “first lady” con grande dignità e stile. Ha accompagnato il marito in quasi tutti i viaggi di Stato e ha partecipato a numerosi eventi ufficiali, mostrando una grande capacità di adattarsi ai protocolli senza mai perdere la sua autenticità.
Stile e Personalità
Clio Napolitano è stata descritta come una donna di grande stile, rigorosa e autoironica. Nonostante il ruolo formale, ha sempre mantenuto un tocco di femminilità e originalità nel suo abbigliamento, rifiutando di rinunciare ai dettagli vezzosi che la caratterizzavano. La sua personalità è stata definita come “spiritosa, rigorosa, energica e sobria”.
L’Eredità di Clio Napolitano
La morte di Clio Napolitano lascia un vuoto profondo nella famiglia e nella comunità politica e sociale che l’ha conosciuta.
Contributo Sociale e Politico
Clio Napolitano ha lasciato un’impronta significativa nel lavoro sociale e politico. La sua dedizione ai diritti dei lavoratori e la sua attività nella Lega delle Cooperative sono state fondamentali per la promozione della dignità delle persone e della solidarietà sociale. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali ha espresso le proprie condoglianze, sottolineando l’importanza del suo lavoro e della sua eredità.
Ricordi e Tributi
La sua scomparsa ha suscitato un profondo cordoglio tra le figure politiche e sociali che l’hanno conosciuta. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e il presidente del Senato, Ignazio La Russa, sono stati tra i primi a rendere omaggio a Clio Napolitano, ricordando la sua dignità e il suo impegno.
La morte di Clio Napolitano rappresenta la fine di un’epoca, un’epoca caratterizzata da una profonda dedizione alla famiglia, alla politica e alla società. La sua eredità continuerà a ispirare coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla e di lavorare con lei. Mentre la famiglia e gli amici piangono la sua scomparsa, è chiaro che il ricordo di Clio Napolitano rimarrà vivo nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla.
Un commento