Affonda la Nave Russa Ursa Major nel Mediterraneo: L’Ombra degli 007 di Kiev

Il 24 dicembre 2024, la nave cargo russa Ursa Major è affondata nel Mar Mediterraneo, in un episodio che ha sollevato interrogativi e sospetti a livello internazionale. L’imbarcazione, partita da San Pietroburgo e diretta verso Vladivostok, era stata inviata da Mosca con l’obiettivo di evacuare armi e materiali dalla Siria.
Tuttavia, un’esplosione anomala nella sala macchine ha portato al suo affondamento, causando la morte di almeno due membri dell’equipaggio e lasciando altri due dispersi. Le circostanze dell’incidente hanno attirato l’attenzione dei servizi segreti ucraini, alimentando speculazioni su possibili atti di sabotaggio.
La Ursa Major era una nave mercantile di 15 anni, costruita nel 2009, e battente bandiera russa.
Secondo le informazioni diffuse dal ministero degli Esteri russo, l’imbarcazione stava trasportando container vuoti e materiali destinati a progetti infrastrutturali in Estremo Oriente. Tuttavia, fonti non confermate suggeriscono che potesse trasportare equipaggiamenti militari destinati alle basi russe in Siria, in particolare a Tartus e Latakia.
L’ipotesi che la nave fosse coinvolta in operazioni militari ha sollevato preoccupazioni tra i paesi occidentali. “Il fatto che una nave russa stesse cercando di evacuare armi dalla Siria è un chiaro segnale delle intenzioni di Mosca nella regione”, ha dichiarato un esperto di geopolitica. “Questo incidente potrebbe avere ripercussioni significative sulle dinamiche del conflitto siriano”.
L’affondamento della Ursa Major è avvenuto dopo un’esplosione che ha colpito la sala macchine.

I dettagli sull’accaduto rimangono vaghi; secondo alcune fonti, un guasto al tubo del carburante del motore principale avrebbe causato l’esplosione. Al momento dell’incidente, la nave si trovava al largo della costa della Spagna, tra il comune di Águilas e Orano in Algeria.
Le operazioni di soccorso hanno visto coinvolti diversi mezzi marittimi, tra cui navi spagnole e imbarcazioni che si trovavano nella zona. Quattordici membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo e portati al porto di Cartagena, ma due marinai risultano ancora dispersi. “Le condizioni meteorologiche erano difficili, ma siamo riusciti a intervenire rapidamente”, ha dichiarato un rappresentante del servizio di soccorso marittimo.
Il Cremlino ha confermato l’affondamento della nave attraverso un comunicato ufficiale dell’unità di crisi del ministero degli Esteri russo. “Siamo profondamente rattristati per quanto accaduto”, recita il comunicato. “Stiamo monitorando la situazione e collaborando con le autorità spagnole per recuperare i membri dispersi dell’equipaggio”. Tuttavia, il governo russo non ha fornito ulteriori dettagli sull’esplosione o sulle circostanze che hanno portato all’incidente.
La situazione si complica ulteriormente con le affermazioni dell’intelligence militare ucraina, che ha suggerito che l’incidente potrebbe non essere stato accidentale.
Fonti non ufficiali indicano che la nave potrebbe essere stata presa di mira da agenti ucraini come parte delle operazioni per contrastare l’influenza russa nella regione. “Non possiamo escludere alcuna possibilità”, ha affermato un analista militare. “Le operazioni navali russe sono sempre sotto osservazione da parte dei servizi segreti ucraini”.
Questa teoria trova sostegno nel contesto più ampio delle tensioni tra Russia e Ucraina, in cui ogni movimento navale può avere ripercussioni significative. La questione della sicurezza marittima nel Mediterraneo è diventata cruciale negli ultimi anni, con le navi russe spesso al centro dell’attenzione per il loro ruolo nelle operazioni militari in Siria.
L’affondamento della Ursa Major potrebbe avere implicazioni geopolitiche più ampie.
Con la Russia sempre più attiva nel Mediterraneo e in Medio Oriente, gli eventi recenti sollevano interrogativi sulla stabilità della regione e sul futuro delle relazioni internazionali.
“Questo incidente potrebbe influenzare le dinamiche del conflitto siriano”, ha commentato un esperto di relazioni internazionali. “Se si dimostrasse che la nave trasportava armi o materiali militari destinati a Bashar al-Assad, potremmo assistere a una risposta più forte da parte dei paesi occidentali”.
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