Femminicidio di Ilaria Sula: tutti i dettagli sull’omicidio e l’intervista all’amico Adrian

La tragica vicenda di Ilaria Sula, studentessa ventiduenne dell’Università La Sapienza di Roma, ha scosso l’Italia intera. La giovane è stata uccisa il 26 marzo scorso dal suo ex fidanzato, Mark Antony Samson, con tre coltellate al collo. Il corpo di Ilaria è stato ritrovato in un dirupo nei Monti Prenestini, chiuso in una valigia. L’omicidio ha portato alla luce dettagli inquietanti e ha generato un’ondata di indignazione e solidarietà nella comunità universitaria e oltre.
La dinamica dell’omicidio
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’aggressione è avvenuta nell’abitazione di Mark Samson, situata nel quartiere Africano di Roma. Ilaria si era recata nell’appartamento per incontrare il suo ex fidanzato, con cui aveva avuto una relazione durata circa un anno. Le tensioni tra i due erano già note agli amici della giovane, che avevano spesso espresso preoccupazione per il comportamento possessivo del ragazzo.
La notte del 25 marzo, Ilaria è stata chiusa a chiave nella camera da letto di Mark. Lì si sarebbe consumata l’aggressione fatale: tre coltellate al collo che hanno provocato uno shock emorragico e la morte della ragazza. Dopo l’omicidio, Samson ha occultato il corpo nella valigia e lo ha trasportato fino a Poli, dove lo ha abbandonato in un dirupo.
La confessione e le indagini
Mark Samson ha confessato l’omicidio durante l’interrogatorio di convalida del fermo, avvenuto il 4 aprile nel carcere di Regina Coeli. Ha dichiarato di aver ucciso Ilaria la mattina del 26 marzo, ma restano ancora da chiarire alcuni dettagli cruciali, come l’orario esatto della morte e il ruolo dei genitori del ragazzo. Questi ultimi si trovavano in casa al momento dell’aggressione e sono sospettati di aver aiutato il figlio nell’occultamento del cadavere.
Gli investigatori stanno analizzando le tracce di sangue trovate nella camera da letto e sull’auto usata per trasportare il corpo. Inoltre, sono al vaglio i tabulati telefonici e le chat di Samson, che avrebbe utilizzato il cellulare di Ilaria per inviare messaggi rassicuranti ai suoi familiari e amici dopo la sua scomparsa. Tra questi messaggi figura anche una storia su Instagram pubblicata dal profilo della vittima con la frase: “Sto bene, grazie a tutti”. Questo tentativo di depistaggio ha insospettito gli amici della giovane.
L’intervista ad Adrian: il sospetto degli amici
Fanpage.it ha intervistato Adrian, amico ed ex collega di Ilaria Sula, che ha raccontato dettagli significativi sul comportamento di Mark Samson nei giorni successivi all’omicidio. Adrian ha spiegato come le risposte fredde e distaccate del ventitreenne abbiano subito insospettito gli amici della ragazza. “Non era lei a scrivere quei messaggi,” ha dichiarato Adrian, riferendosi alle storie pubblicate su Instagram dal profilo di Ilaria. “Erano troppo impersonali e non rispecchiavano il suo modo di comunicare.”
Adrian ha anche ricordato gli ultimi giorni di vita della giovane: “Ilaria era una persona solare e piena di vita. Aveva deciso di troncare definitivamente la relazione con Mark perché sentiva che qualcosa non andava.” L’amico ha sottolineato come la ragazza avesse confidato a più persone le sue preoccupazioni riguardo al comportamento possessivo dell’ex fidanzato.
L’Università La Sapienza ha organizzato diverse iniziative in memoria di Ilaria Sula.
Davanti all’ingresso della facoltà di Scienze Statistiche, dove studiava la giovane, è stato allestito un altarino con fiori, lettere e fotografie. Gli studenti hanno lasciato rose bianche e girasoli accompagnati da messaggi come “Non una di meno” e “Ciao Ilaria”. Una scarpetta rossa realizzata all’uncinetto è stata appesa a un albero vicino ai fiori.
Inoltre, migliaia di studenti hanno partecipato a un presidio davanti al piazzale Aldo Moro per ricordare Ilaria e denunciare la violenza contro le donne. “Siamo tutte parte lesa,” hanno gridato le studentesse durante la manifestazione. Anche l’Assemblea Capitolina ha osservato un minuto di silenzio in Campidoglio per commemorare la giovane.
Un femminicidio che scuote l’Italia
L’uccisione di Ilaria Sula si inserisce in un contesto drammatico: nel 2024 circa cento donne sono state uccise in Italia per motivi legati al genere, molte delle quali per mano del partner o ex partner. Questo caso evidenzia ancora una volta la necessità urgente di affrontare il fenomeno dei femminicidi attraverso politiche più efficaci e campagne educative mirate.
Il governo italiano ha stanziato 300mila euro per sostenere le vittime di femminicidio e promuovere iniziative contro la violenza sulle donne. Tuttavia, attivisti e associazioni chiedono interventi più incisivi per prevenire questi crimini e proteggere le donne in situazioni a rischio.