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Italiani all’estero, una risorsa a volte poco ri-conosciuta.

Quando si parla di italiani all’estero si è portati a pensare, fuorviati dall’iconografia classica dell’emigrante con la valigia di cartone, ad una comunità fatta di persone che vivono nel ricordo e nella nostalgia di tempi passati, rappresentanti di un’Italia che ormai da tempo non esiste più.

Oggi i giovani italo-discendenti nel mondo vivono tecnologicamente interconnessi in mondo globalizzato che “usa e consuma” le informazioni in tempo reale. Potrebbero rappresentare, per il nostro paese, una vera ricchezza in termini di diffusione di cultura, usi, costumi e non ultimo la gastronomia.

Una vera “marcia in più” definita fino a pochi anni fa con il più sintetico termine di Italianità ed oggi sostituito dalla parola con capacità più integranti Italsimpatia.

Infatti esiste una vera “italsimpatia”, un`attrazione forte, che è anche quella per un mondo di qualità, di storia, di cultura, di stile, di arte e musica e tant`altro. Un’italianità, che non è aggressiva e imperialista, ma parla di umanesimo e di buon vivere (si pensi alla cucina). 

L’Italsimpatia è quindi oggi lo strumento che tanti giovani nel mondo, all’interno delle associazioni che rappresentano piccole isole d’Italia all’estero, utilizzano per avvicinare le differenti culture dei paesi dove vivono.

Noi abbiamo avuto la fortuna di conoscerne diversi nel mondo, di giovani, che si impegnano a diffondere cultura, storia, arte, tradizioni e gastronomia in nome di una Italsimpatia lontana da modelli autocelebrativi senza la pretesa di essere considerati “ambasciatori” ma di essere aiutati ad essere “attori” della promozione del modello Italia nel mondo.

Oggi vogliamo dare la possibilità a Mariano Palazzo, un giovane dinamico e pieno d’entusiasmo, membro della collettività italo-venezuelana che ha ricoperto importanti incarichi di livello nazionale ( Presidente FAIV, Presidente Casa d’Italia di Maracay, ed internazionale ( Presidente Comitato Dante Alighieri Venezuela) all’interno di detta comunità, di presentare un suo resoconto di un’incontro internazionale delle associazioni Emiliano-Romagnole.

Gianfranco Di Giacomantonio

Carissimi amici della Consulta Emiliano Romagnola nel Mondo;

Carissimi tutti, anche a chi potrebbe interessare questo resoconto dell’esperienza fatta durante i lavori svolti a San Paulo-Brasile, dall’ 11 al 13 aprile us, con motivo della Conferenza d’Area per il Nord, Centro e Sud America 2024.

Prima di qualsiasi considerazione è doveroso ringraziare tutte le Associazioni Emiliane Romagnole brasiliane coinvolte nell’organizzazione di questo incontro, e in particolar modo, l’amico Edoardo Morelli che, oltre a essere il nostro ospite, si è preoccupato per la situazione del Venezuela cercando meccanismi di collaborazione, anche commerciali e, in questo senso, ci ha coinvolto nella celebrazione del Lambrusco Day a cui ha partecipato anche il nostro presidente della Camera di Commercio Italo Venezuelana capitolo Aragua, permettendoci di rafforzare i legami istituzionali con il Sistema Paese italiano nella nostra Regione.

Un saluto particolare e un ringraziamento anche all’amico Amauri Arfelli dell’Associazione di Salto-Itù, per avermi dedicato e firmato il suo nuovo libro: Fare l’America e anche per la preoccupazione dimostrata per la situazione socio-politica del nostro Paese.

Un grandissimo riconoscimento e un affettuoso saluto a tutto lo staff della Consulta

Un grandissimo riconoscimento e un affettuoso saluto a tutto lo staff della Consulta: al suo Presidente, ai ragazzi che si sono impegnati tanto, perché tutto procedesse al meglio: a Lilian, a Diana che, dopo tanti incontri virtuali, finalmente, ci siamo conosciuti personalmente; ad Annalisa, un motorino delle reti sociali che assieme a Diana porta avanti la nostra finestra digitale MIGRER, e un caro, carissimo saluto a Gianfranco Coda, capofila di questo straordinario gruppo di lavoro che ci ha permesso vivere questi incontri che oltrepassano gli obiettivi di lavoro per trasformarsi in vere e proprie esperienze di vita, piene di sentimenti ed emozioni, così come le abbiamo vissute giovedì 11 aprile us. durante la visita fatta al Museo dell’Emigrazione di Sao Paolo.

Un grande saluto va anche all’amico Carlo Malacalza, rappresentante dell’Ente di la Plata, e nostro referente presso la Consulta, voglio sottolineare quanto azzeccata sia stata la sua nomina, perché ha assunto responsabilmente il suo ruolo, coinvolgendoci in diverse attività, come per esempio nel 2020, durante le celebrazioni della Settimana della Cucina Italiana, quando ha coordinato un’iniziativa telematica, con Liliana Tentoni di Casa Artusi, assieme alla Camera di Commercio Italo Venezolana, l’Ambasciata d’Italia in Venezuela, la Dante Alighieri e ovviamente la nostra Associazione; Carlo si è preoccupato sempre di garantire la nostra presenza presso la Consulta, sia facendo da portavoce nel 2023, sia ricordandoci le scadenze dei tempi e delle procedure da seguire per garantire la nostra presenza in Brasile.

Venerdì 12 aprile, durante i lavori della sessione del pomeriggio mi sono presentato a tutto il gruppo come rappresentante dell’Associazione Emiliano Romagnola di Aragua, con sede a Maracay nel Venezuela, nonché come l’attuale presidente del Comitato locale della Società Dante Alighieri, unico finora nel paese; l’Istituto Italiano di Cultura a Caracas e il Comitato Dante di Maracay, sono gli unici enti riconosciuti come Centri di Certificazione Internazionale per la Competenza della Lingua Italiana, valido per studiare in Italia e requisito legale per richiedere la cittadinanza italiana per matrimonio, per questo motivo, sono permanentemente convocato nelle diverse sedi dove si insegna la lingua e la cultura italiane da Nord a Sud, da Est a Ovest per parlare del PLIDA e approfitto queste visite anche per rintracciare, identificare e intervistare i nostri corregionali sparsi per il Venezuela.

Una cosa che mi ha colpito durante l’incontro di San Paolo è stato che tante nostre realtà associazionistiche: da Montreal nel Canada, rappresentata da Paolo Bensi fino a quella che gestisce Monica Ghisoni a Santiago in Cile, da quella di Claudio Bardella in Paraguay, dalle tante Associazioni dell’Argentina e dello stesso Brasile, sono in qualche maniera, chi più, chi meno, relazionate con i comitati locali della Società Dante Alighieri.

L’associazione in Aragua ha le sue radici con questo abbinamento

Cosí come l’Associazione in Aragua ha le sue radici con questo abbinamento, giacché nel 2011, il Comitato Dante Alighieri di Maracay era composto esclusivamente da oriundi della nostra Regione, dalla presidente e fondatrice, Cavaliere della Repubblica Italiana, Margherita Cavani (classe 1940, nata a Bologna) e quasi tutto il componente docente era di origine emiliano romagnolo, per cui quando Marisa Vannini – scrittrice e insegnante di lingua e cultura italiane presso l’Università Centrale del Venezuela e, in quel momento presidente anche dell’Associazione Emiliano Romagnola di Caracas, ne venne a conoscenza ci propose subito di costituire una realtà a Maracay.

L’occasione era propizia perché, in quei giorni veniva in visita istituzionale l’allora presidente della Consulta, Silvia Bartolini, per cui Marisa, organizzò un pranzo di lavoro, e durante le conversazioni, tra Silvia e Margherita ci sono stati tanti punti e conoscenze comuni che hanno fatto scattare immediatamente tutti i meccanismi per formalizzare quella che poi sarebbe stata la centodecima associazione riconosciuta dalla Consulta. Marisa, grande studiosa dell’emigrazione italiana in Venezuela, è stata poi nominata la nostra Madrina.

L’inizio è stato pieno di entusiasmo e voglia di fare, soprattutto perché il nostro punto forte erano tanti giovani: così è incominciata un’epoca piena di attività… ma, prima di continuare a raccontare della nostra associazione, vorrei soffermarmi un attimo sulla storia dell’Emilia Romagna in Venezuela, infatti, negli anni Novanta, quasi simultaneamente si erano costituite almeno cinque realtà: dalle Ande nel Tachira, fino al Zulia, a Valencia (Carabobo), a Caracas ma, soprattutto, a Barquisimeto (Lara), dove il mitico presidente Luigi Borsi era un vero e proprio “treno”, e non a caso nel 1993 si è fatta, in quella sede, l’unica conferenza d’area svoltasi in Venezuela. Tutto quanto scrivo può essere verificato con la cara amica e Vicepresidente della Consulta, Marilina Bertoncini, che con la rappresentante di una delle tre realtà di Mar del Plata, la delegata Monica, hanno partecipato a quell’evento degli anni Novanta.

Marilina è l’unica che ha conosciuto tutti i presidenti che si sono susseguiti nella direzione della Consulta

Marilina forse è l’unica che ha condiviso e conosciuto tutti i presidenti che si sono susseguiti nella direzione della Consulta. Anche, l’amico Gianni Sparvoli rappresentante dell’Associazione di San Nicolás in Argentina, conosce tante storie e aneddoti di esperienze passate e con Marilina sono veri e propri libri di storia della Consulta. Un altro amico che saluto con affetto è Marcelo Carrara, anche lui rappresentante di una delle tre Associazioni riconosciute a Mar del Plata. Con Marcelo abbiamo una relazione di amicizia di tanti anni, anche perché nel 2011 ha visitato il Venezuela, quale rappresentante dei giovani molisani nel mondo e in quell’occasione, ho avuto modo di intervistarlo per il mio programma radio: Dagli Appennini alle Ande.

Nel 2014, le realtà venezuelane riconosciute erano rimaste tre: Caracas, Maracay e Barquisimeto – la crisi e la diaspora avevano già minato le nostre associazioni e ci arriva l’invito a partecipare a una riunione a Bologna, un’occasione propizia per poter spiegare quello che stava succedendo nel nostro paese. Ci siamo presentati all’appello: Marisa Vannini (Caracas) e il sottoscritto (Maracay), purtroppo, Valentina Gollini, rappresentante di Barquisimeto, e anche consultrice junior, non è riuscita ad arrivare.

Dopo questo momento, la situazione del Paese, ha paralizzato tutte le attività e iniziative soprattutto perché i giovani sono emigrati in cerca di un miglior futuro. Da tre Associazioni riconosciute rimanevano Caracas e Maracay, ma dopo il decesso di Marisa Vannini nel 2016, siamo rimasti solo noi a Maracay.

Durante quel soggiorno a Bologna ho avuto l’opportunità di conoscere tante persone, e dopo quasi dieci anni ho salutato di nuovo la simpatica Magaly Pizarro che oggi rappresenta l’Ente di Bariloche, la consultrice Anna Lia Barrera, di Pergamino, il caro amico Alberto Becchi, di Mar del Plata (impossibile dimenticare quella bellissima serata nel ristorante La Bolognina dove abbiamo scoperto che ci uniscono tante idee comuni); tutte le persone sopracitate provengono dai vari comitati argentini, e voglio dare anche un carissimo saluto, al mio primo compagno di stanza, Telmo Pedroni di Porto Alegre (Brasile). Nel 2015, cambiano i vertici della Consulta, il nuovo presidente è l’amico Gianluigi Molinari, accompagnato dal vicepresidente, anche amico, Alessandro Cardinali che mi onorano nominandomi Consultore, e per quattro anni svolgo tale incarico sotto la loro direzione.

Saluto anche con affetto Anna Poggiali di Salta (Argentina) che è stata la vicepresidente per l’estero di quel periodo e che ho ritrovato a Sao Paolo. Il 2017, è stato un anno intenso perché abbiamo avuto due incontri, il primo a Buenos Aires e il secondo nel Parmense.

Non saranno mai sufficienti le parole per ringraziare la Consulta

Sicuramente non saranno mai sufficienti le parole per ringraziare la Consulta dell’opportunità di poter arrivare in Argentina assieme a mia figlia Mariana, che non solo ha potuto toccare con mano le realtà di come si vivono le radici di sua nonna emiliano romagnola, ma anche perché ha potuto conoscere la terra di suo padre; infatti, io sono nato a Buenos Aires.

Durante quell’incontro ho avuto modo di entrare in contatto con William Zannata del Perù, che ho poi ritrovato in Brasile, e con le mitiche “ragazze” del Cile che mantengono la loro italcilenasimpatia, con l’amico Pietro Bianchini, come sempre orgogliosissimo delle sue radici e dei suoi due Paesi (Cile e l’Italia), e soprattutto con Ghisella che ha sotto le sue ali almeno sette associazioni del sud del Cile, bravissima! Nel 2018, un altro bellissimo incontro, denominato: Tra passato e presente.

Indimenticabile è stata la visita a Forlimpopoli e l’esperienza fatta a Casa Artusi, ricordo con tanto affetto e simpatia il sindaco Mauro Grandini. Nel 2019, a Rimini, dovevo chiudere in bellezza, la mia esperienza come consultore, ma purtroppo, anche con il biglietto in mano, non sono riuscito a partire perché proprio in quei giorni, un’ulteriore crisi politica nel Venezuela ha fatto saltare la mia presenza, quindi, ho dovuto salutare tutti via whatsapp anche perché subito dopo è scoppiata la pandemia.

Nel 2020, Marco Fabbri è il nuovo presidente della Consulta, voglio fargli un riconoscimento personale, in quanto, per cercare di capire la complessa e difficile situazione sociopolitica del Venezuela, ci siamo collegati varie volte e abbiamo anche fatto una videoconferenza con il giornalista dell’emigrazione Gianfranco di Giacomantonio e con l’onorevole Fabio Porta, per cercare di capire come avviare un progetto che raccogliesse le storie dell’emigrazione emiliano romagnola in Venezuela.

L’onorevole Porta si è fatto presente per rappresentare tutta la collettività italiana del Sudamerica

L’onorevole Porta si è fatto presente (fuori programma) sabato 13 aprile u.s., durante la pausa caffè dei lavori, per porgere un saluto in qualità di autorità eletta al parlamento italiano per rappresentare appunto, tutta la collettività italiana del Sudamerica: una presenza e un saluto doveroso che ci onora non solo quale rappresentante del governo italiano ma perché e soprattutto eravamo ospiti nella sua città.

Prima di concludere questo resoconto, voglio evidenziare la precaria realtà della nostra Associazione, perché in questi anni di crisi in Venezuela, la nostra roccaforte che erano i giovani, come già detto sopra sono emigrati in cerca di un futuro migliore, e alcuni componenti del consiglio direttivo non ci sono più.

Una situazione molto difficile perché dovremmo rinnovare il nostro gruppo dirigente e registrare un nuovo documento e al momento è una vera e propria odissea, per non dire quasi impossibile, e purtroppo, per questo motivo, la banca ci ha bloccato il nostro conto corrente impedendoci così di poter proporre progetti presso la Consulta in quanto non possiamo ricevere i fondi per svilupparli.

Approfitto anche l’occasione per una riflessione sulla situazione vissuta con il nostro tesoriere Adelmo Bonfanti, ammalato gravemente durante la pandemia. Purtroppo, la malattia gli ha mangiato tutti i soldi, e anche se amici e parenti abbiamo in qualche modo cercato di aiutarlo non si riusciva a far fronte alle ingenti spese, per questo motivo abbiamo contattato la Consulta per valutare la possibilità di un aiuto che ci permettesse assisterlo, ma non siamo riusciti a identificare i meccanismi adeguati.

Un caso simile è successo anche con il fratello di Leonardo Gerulewicz Vannini (Figli di Marisa) che si è ammalato e abbiamo cercato di trovare supporto presso la Consulta ma anche questa volta non siamo riusciti a identificare i meccanismi o le vie esistenti per dare qualche risposta positiva a questa richiesta. Difficile situazione di rappresentanza presso i nostri corregionali perché ci hanno riferito che regioni come l’Abruzzo, il Molise e la Campania in Venezuela ottengono un aiuto per i loro corregionali in difficoltà.

Pur con tante difficoltà, abbiamo continuato a lavorare come Associazione e a cercare di stabilire rapporti istituzionali ed è così che partecipiamo attivamente, nella festa dell’uva che la Casa d’Italia di Maracay organizza tutti gli anni, noi offriamo il Lambrusco che oggi si trova dappertutto, ma qualche anno fa, per celebrare il Lambrusco Day (2021), abbiamo dovuto farci arrivare le bottiglie da Miami.

La collaborazione con la Casa d’Italia di Maracay è solida

La collaborazione con la Casa d’Italia di Maracay è solida in quanto l’attuale presidente è il nostro caro amico Claudio De Mauri, recentemente eletto presidente anche delle Associazioni Italo Venezolane (FAIV) e da subito ci ha coinvolti per accompagnarlo durante le visite istituzionali che deve fare ai vari club italo venezuelani iscritti alla FAIV.

Nel 2022, abbiamo anche fatto un accordo con l’Associazione Gallega locale che voleva omaggiare nel primo anniversario della morte dello scrittore Darío Xohán Cabana, che aveva tradotto la Divina Commedia in galiziano e che per questo aveva ricevuto un premio direttamente da Firenze; e abbiamo organizzato un evento denominato Dante en Tres Tiempos dove si è letto un canto della Divina Commedia (Inferno) in tre lingue: Spagnolo, italiano e galiziano, e al momento di leggere in italiano, la nostra Associazione ha offerto dei panini di mortadella bolognese e prosciutto di Parma, e un bicchiere di vino lambrusco rosso e anche bianco, ad almeno duecento persone; nel 2023 l’evento si è ripetuto con un canto del Purgatorio e, quest’anno presenteremo il Paradiso.

In questo nostro abbinamento con la Società Dante Alighieri, abbiamo partecipato come organizzatori delle maratone di letture dantesche presso la Casa d’Italia di Maracay – siamo già alla terza – offrendo il brindisi e ci siamo collegati con Riccardo Starnotti, guida dantista del Casentino che sta ragionando come abbinare il cammino di Santiago con il Cammino di Dante che finisce proprio a Ravenna.

Un’interessante iniziativa

Un’interessante iniziativa che noi da Maracay, assieme all’Associazione Gallega locale stiamo riflettendo anche per un possibile progetto. Siamo stati contattati da un’Università privata locale, i cui padroni sono italiani, perché sono fortemente interessati a stabilire accordi con l’Università di Bologna, purtroppo al momento non siamo riusciti a dare alcuna risposta positiva in merito.

Un’iniziativa bellissima che voglio commentare è una simbolica donazione che alcune parrucchiere di Maracay hanno fatto per le parrucchiere cesenate colpite dall’alluvione l’anno scorso, come una forma di ricambiare l’appoggio che a sua volta, nel 2016, l’Associazione “Orizzonti” di Cesena ha avuto nei loro confronti.

Quindi ci interesserebbe capire come poter aiutare questi giovani (donne e uomini), in situazioni vulnerabili di Maracay con progetti imprenditoriali anche direttamente dalla Regione o eventualmente che l’Associazione Orizzonti si avvicini alla Consulta e presenti qualche progetto.

Durante i lavori del sabato 13 aprile us. con la presentazione dei giovani consultori, ho detto che il nostro referente giovane per il Venezuela, Gino Ponzini (Mar del Plata), mi aveva telefonato due settimane prima della partenza per il Brasile per sapere se avevo qualche giovane da proporre, e abbiamo già in vista due ragazzi, uno di San Cristobal e uno di Punto Fijo e nei prossimi giorni inviero i nominativi.

Poi, ho partecipato al tavolo di lavoro n.2: opportunità formative in ER. Il nostro gruppo era costituito dalla giovane Flora (Sao Paulo), Henrique (Belo Horizonte), il giovane consultore Jorge (Capitan Pastene). Gianni Sparvoli (San Nicolás), Marilina Bertoncini e Diana Constantinescu (Consulta) In una prima riflessione ci siamo trovati che noi stessi non conoscevamo quali opportunità la nostra regione poteva offrire; abbiamo cominciato a buttare giù diverse idee e abbiamo parlato di Lores Malaguzzi, Maria Montessori e Alberto Manzi tutti referenti mondiali nell’area della pedagogia.

Viene evidenziato il valore del progetto Boomerang

Abbiamo evidenziato: il valore del progetto Boomerang, il lavoro dell’associazione Ottovolante e il fatto che quest’anno è stato dichiarato l’anno del Turismo delle radici per valutare la possibilità di uno scambio di progetti.

La presenza dell’Università di Bologna a Buenos Aires, e la possibilità di fare ulteriori accordi di formazione con le altre università del nostro territorio: Piacenza, Modena, Reggio Emilia, Parma. In questo senso abbiamo considerato la possibilità di offrire scambi lavorativi via credito formativo, ossia gli interessati pagano i loro corsi con ore di lavoro secondo le loro conoscenze e preparazione: un’idea spiegata da Henrique di Belo Horizonte e studiare anche la possibilità di fare tirocini professionali e anche che formatori della nostra Regione arrivino nei nostri Paesi.

Alla fine durante la nostra esposizione conclusiva, abbiamo risaltato come la nostra Consulta potrebbe svolgere anche il ruolo di ambasciatrice dell’Emilia-Romagna non solo offrendo la possibilità ai nostri corregionali, ma anche agli italiani stessi e perché non ai tanti italici presenti nei nostri paesi che vorrebbero fare esperienze di studio (laurea, specializzazione), di tirocini specifici, ecc. in Emilia-Romagna.

Quindi si è parlato di fare una startup che potesse facilitare la ricerca e capire al meglio i requisiti e le condizioni per accedere a queste offerte formative Una scaletta di questa applicazione potrebbe essere:

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Per finire questo mio resoconto devo ringraziare ancora una volta la Consulta perché mi ha permesso di fare ulteriori amici con i quali ho condiviso una colazione, un pranzo, una cena o una conversazione durante le pause caffè o alla fine dei lavori giornalieri: come Diego Segalini di New York, Rebeca di Viedma, rivedere la cara Cecilia di Montevideo, Roberto di Ramallo, Silvana di Santa Fe, Juan di Temuco, Augusto di Mendoza, la cara Maura di Buenos Aires, Mario del Perù, infine tutti, tutti i quasi cinquanta presidenti e rappresentanti delle nostre associazioni che ci siamo incontrati durante i tre giorni di riunioni, e penso… che forse uno o due giorni in più di Consulta ci volevano per socializzare meglio… Alla fine, ho invitato il Presidente Marco Fabbri, la Vicepresidente Bertoncini e il nostro referente Malacalza in Venezuela… speriamo!!!

Se vuoi avere un futuro guarda sempre il passato…

Chiudo il mio resoconto con una frase che mi sta a cuore: Se vuoi avere un futuro guarda sempre il passato… I lavori si sono chiusi con le parole del presidente Fabbri che ci ha consigliato di usare il buon senso e stare molto attenti a non involucrarci più di tanto con la politica evitando sempre che le nostre idee diventino motivo di divisioni e non di pluralità e collaborazione dentro le nostre Associazioni e con la Consulta stessa.

Inoltre, ha fatto un richiamo alle Associazioni che sono in grado di poter presentare progetti presso la Consulta, di collaborare per esempio, con le Associazioni di Lima, Salta, Maracay e non solo, per inserirle nelle loro proposte dato che queste ultime non possiedono, al momento, i requisiti giuridici per essere autonome e poter partecipare ai bandi di concorso che di volta in volta si propongono dalla Consulta.

Alla fine, ci ricorda che la Consulta, ma anche l’Assemblea Regionale, così come il presidente della Regione cambieranno a settembre di quest’anno, in quanto molte delle cariche non si potranno rinnovare perché sono alla fine di un secondo mandato consecutivo e quindi potrebbero esserci dei cambiamenti importanti.

Messaggio Finale

Il suo messaggio finale è stato: “Grazie a tutti per il lavoro fatto e per i bei momenti passati insieme. La Consulta è una gran bella famiglia con tante porte in giro per il mondo a cui andare a bussare ed essere accolti” Sabato sera la chiusura alla grande con una cena offerta dal Circolo italiano che ha sede nel centro stesso di San Paolo e che quest’anno compie centotredici anni. E’ stata una serata piena di bella energia, abbiamo brindato con tanta allegria augurandoci tutti di rivederci presto.

Durante la serata sono stato avvicinato da un importante impresario locale che vorrebbe riaprire le attività commerciali con il Venezuela e mi ha chiesto se potevo informarlo in caso venissi a conoscenza di qualche progetto interessante da sviluppare, anche dipendendo del miglioramento delle condizioni politiche-sociali del Paese.

Finita la cena… sono andato verso l’aeroporto perché alle cinque del mattino partiva il mio aereo per rientrare in Venezuela, un viaggio lungo perché ancora la rotta diretta non è ripristinata; ho fatto Sao PaoloPanama-Caracas-Maracay, nove ore di aereo più due di autostrada… una bella faticata ma devo essere sincero…NE È VALSA LA PENA!! Mariano Palazzo Presidente AERA”

Mariano Palazzo

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