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Successo aquilano al 100° Congresso SIGO: il team della Prof.ssa D’Alfonso protagonista.

 In occasione del 100° Congresso Nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), tenutosi con grande risonanza nel panorama medico-scientifico italiano, l’Università degli Studi dell’Aquila ha brillato con un team di ricerca coordinato dalla Prof.ssa Angela D’Alfonso.

Il gruppo, composto dal dottorando Alessandro Serva, dalla Dott.ssa Annalisa Tiberi, dalla Dott.ssa Antonia Procaccia e dalla Dott.ssa Elena Usai, ha presentato le sue attività scientifiche attraverso tre comunicazioni orali e un poster di alto livello.

Le relazioni hanno suscitato un notevole interesse tra i partecipanti, confermando l’eccellenza della ricerca aquilana in ginecologia e ostetricia.

Un risultato che riempie di orgoglio l’ateneo e testimonia l’impegno costante nel promuovere innovazioni sanitarie di rilevanza nazionale.

Questo prestigioso evento, celebrativo del centenario della SIGO, ha riunito i massimi esperti del settore per discutere le frontiere più avanzate in ambito ginecologico e ostetrico, con focus su tecnologie innovative, protocolli terapeutici e strategie di prevenzione.

Le tre comunicazioni orali del team aquilano – incentrate su temi di ricerca clinica e traslazionale – hanno catturato l’attenzione per la loro originalità e rigore metodologico, stimolando dibattiti vivaci e potenziali collaborazioni interdisciplinari.

Il poster, altrettanto apprezzato, ha offerto un approfondimento visivo e sintetico su dati sperimentali promettenti, raccogliendo feedback positivi da colleghi di tutta Italia.

La Prof.ssa D’Alfonso ha sottolineato come questo successo rifletta il lavoro sinergico del team e le risorse investite dall’Università dell’Aquila nel supporto alla ricerca post-terremoto, rafforzando il ruolo dell’ateneo come polo di eccellenza nel Centro Italia.

Ora, con nuovi orizzonti aperti, il gruppo guarda al futuro: pubblicazioni su riviste internazionali e progetti multicentrici sono già in cantiere, pronti a tradurre i risultati in benefici concreti per la salute delle donne

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