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Tecnologia

Un 17enne Calabrese Crea un’App per Tradurre il Latino e il Greco Antico: “Autem”

In un’epoca in cui la tecnologia e l’educazione si intrecciano sempre di più, un giovane talento calabrese ha deciso di fare la sua parte per rendere le lingue classiche più accessibili. Daniele Gigantino, un ragazzo di soli 17 anni originario di Lamezia, ha sviluppato un’applicazione innovativa chiamata “Autem”, progettata per tradurre testi in latino e greco antico. Questo progetto non solo rappresenta una sfida personale, ma si propone anche di avvicinare le nuove generazioni a queste lingue storiche, spesso considerate difficili e poco pratiche.

L’Idea Dietro “Autem”

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La passione di Daniele per le lingue classiche è nata durante gli studi liceali. “Ho sempre trovato affascinante il modo in cui il latino e il greco antico hanno influenzato la nostra cultura e la nostra lingua”, ha dichiarato. “Tuttavia, mi sono reso conto che molti studenti trovano queste materie ostiche e poco stimolanti”.

Da qui è scaturita l’idea di creare un’app che potesse semplificare l’apprendimento e la traduzione di testi antichi. “Autem” non è solo un traduttore; è anche un strumento educativo che offre spiegazioni grammaticali, esercizi interattivi e risorse aggiuntive per aiutare gli utenti a comprendere meglio le lingue classiche.

Le Caratteristiche dell’App

“Autem” si distingue per le sue funzionalità innovative. Tra queste:

  • Traduzione in Tempo Reale: Gli utenti possono inserire frasi in latino o greco antico e ricevere traduzioni immediate, con spiegazioni dettagliate delle strutture grammaticali.
  • Risorse Didattiche: “Autem” include una vasta gamma di risorse, come glossari, testi antichi con traduzioni a fronte e collegamenti a materiali di studio online.
  • Interfaccia Intuitiva: L’app è progettata per essere user-friendly, con un’interfaccia semplice che facilita la navigazione anche per i neofiti.

Francesco ha iniziato a lavorare su “Autem” all’età di 16 anni, dedicando ore al coding e alla progettazione dell’app.

“Ho imparato molto da solo, utilizzando risorse online e tutorial”, ha raccontato. Il giovane programmatore ha affrontato diverse sfide tecniche durante lo sviluppo, ma la sua determinazione lo ha spinto a superarle.

Per garantire l’accuratezza delle traduzioni, Francesco ha collaborato con alcuni insegnanti di latino e greco del suo liceo. “È stato fondamentale avere il supporto degli esperti”, ha affermato. “Loro mi hanno aiutato a perfezionare le funzionalità dell’app e a garantire che fosse utile per gli studenti”.

Dopo mesi di lavoro intenso, Francesco ha presentato ufficialmente “Autem” durante una conferenza scolastica dedicata all’innovazione tecnologica nell’istruzione. La risposta del pubblico è stata entusiasta; molti studenti hanno mostrato interesse nell’utilizzare l’app come strumento complementare ai loro studi.

“La presentazione è stata un momento emozionante”, ha detto Francesco. “Vedere i miei compagni interessati all’app mi ha dato una grande soddisfazione”.

Attualmente disponibile per dispositivi Android, deve ancora arrivare per i dispositivi IOs, “Autem” sta già raccogliendo feedback positivi da parte degli utenti. Daniele sta lavorando per implementare ulteriori funzionalità, come corsi video e forum di discussione dove gli studenti possono interagire tra loro e con esperti delle lingue classiche.

Inoltre, il giovane sviluppatore sta valutando la possibilità di espandere l’applicazione ad altre lingue antiche, come l’ebraico biblico e il sanscrito. “L’obiettivo è rendere le lingue classiche più accessibili a tutti”, ha spiegato. “Spero che ‘Autem’ possa contribuire a far crescere l’interesse verso queste materie”.

L’importanza del latino e del greco antico va oltre il semplice studio linguistico; queste lingue sono fondamentali per comprendere le radici della cultura occidentale. La letteratura, la filosofia, il diritto e molte altre discipline hanno origini profonde in questi linguaggi storici.

Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un calo dell’interesse verso lo studio delle lingue classiche nelle scuole italiane. In questo contesto, iniziative come quella di Daniele Gigantino possono svolgere un ruolo cruciale nel risvegliare la curiosità degli studenti e nel promuovere una maggiore consapevolezza culturale.

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