Continuano, sempre con meno speranze, gli intenti di ricondurre alla ragione il gruppo di potere che in questo momento “governa” il Venezuela. L’ultimo in ordine cronologico è quello venuto da parte dell’Alto rappresentante per l’Unione Europea Federica Mogherini.
E’di questa mattina infatti, una forte dichiarazione in cui si esortano gli attori della confrontazione sociale che fino a questo momento ha causato nel paese più di 110 morti ammazzati.
Negli ultimi 100 giorni e nelle varie manifestazioni di piazza, convocate per chiedere libere elezioni, l’esercito ed i gruppi paramilitari che proteggono l’esecutivo ha sparato ad altezza d’uomo. Tanti i giovani studenti che sono stati feriti, incarcerati o peggio hanno perso la vita
La popolazione è stremata, fame e necessità di medicinali stanno mietendo numerose vittime tra anziani e bambini, lo spettro della denutrizione è tornato prepotentemente a dominare la quotidianità delle famiglie venezuelane.
Tutto mentre il presidente lancia l’ultimo assalto alle istituzioni democratiche, dopo aver abolito di fatto il parlamento perché in mano all’opposizione, destituito l’alto giudice della suprema corte che non obbediva agli ordini dell’esecutivo, si appresta a far votare una costituente con l’intenzione di dotarsi di poteri assoluti e cancellare di fatto ogni spazio di democrazia partecipativa.
Il voto, di una elezione truffa, previsto per questa ultima domenica di luglio potrebbe essere la scintilla che accende definitivamente la guerra civile nel paese.
I segnali ci sono tutti, i cittadini sono stati allertati dai movimenti e dai partiti di opposizione, a rifornirsi di cibo, acqua e quant’altro posso garantire una sopravvivenza minima di 3 o 4 giorni.
Di seguito la dichiarazione dell’Alto rappresentante Federica Mogherini, a nome dell’Unione europea.
“Dichiarazione dell’Alto rappresentante Federica Mogherini, a nome dell’Unione europea sulla situazione in Venezuela prima della elezione dell’Assemblea Costituente del 30 luglio 2017.
L’escalation di violenza e tensione politica in Venezuela ha già fatto troppe vittime e ha causato innumerevoli feriti nelle manifestazioni quasi quotidiane. E’ tempo di porre fine a questa violenza. Le numerose segnalazioni di violazioni dei diritti umani, l’uso eccessivo della forza, arresti di massa ed il giudizio di civili da parte dei tribunali militari sono una fonte di preoccupazione. L’UE invita le autorità venezuelane a rispettare la Costituzione e lo Stato di diritto e a garantire il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, incluso il diritto di manifestazione pacifica.
Il rispetto per l’Assemblea Nazionale, organo legislativo legittima, e l’indipendenza del procuratore generale, si dovrebbe essere in grado di operare senza ostacoli, senza timore di intimidazioni o minacce, che sono cruciali per preservare la fiducia dei cittadini nello Stato e nel sistema giudiziario.
Tutte le autorità pubbliche e tutti gli attori politici devono assumersi le proprie responsabilità. Il popolo venezuelano vive in condizioni molto difficili, con gravi carenze di cibo e medicine. Sono necessarie con urgenza misure, trovate di comune accordo, per alleviare le sofferenze del popolo.
Per la società venezuelana per la convocazione di un’Assemblea Costituente è una misura controversa che può aumentare il rischio di un ulteriore polarizzazione per il paese ed aumentare il pericolo di un confronto diretto. Il governo deve adottare misure urgenti per ripristinare la fiducia prima del 30 luglio, come ha fatto, consentendo a Leopoldo López di passare dal carcere agli arresti domiciliari, al fine di allentare la tensione e creare migliori condizioni che consentano la ripresa degli sforzi verso un soluzione pacifica negoziata.
L’UE invita il governo e l’opposizione di riaprire i canali di dialogo e riprendere seri negoziati politici nell’interesse del Paese nel suo complesso.
In questo contesto, l’UE sostiene, ed è pronta a sostenere in ogni modo possibile, la creazione di un “gruppo di amici” regionali, accettata dal Governo e opposizione, per assistere gli sforzi di attori politici in Venezuela per raggiungere una soluzione pacifica, democratica ed inclusiva della crisi nel loro paese. In tal modo, non si può rinunciare a una delle quattro condizioni essenziali per qualsiasi compromesso soddisfacente: il rispetto per la separazione dei poteri, oppositori politici liberi incarcerati, cooperazione esterna per rispondere alle esigenze più urgenti della popolazione e la fissazione di un chiaro calendario per le elezioni dovute costituzionalmente, in modo che il popolo venezuelano possono esprimere la loro volontà attraverso il suffragio libero, diretto e universale.
L’Unione europea ribadisce la sua disponibilità a cooperare con le autorità venezuelane per garantire l’assistenza, la protezione e la sicurezza di tutti i cittadini europei che si trovano in Venezuela.”