Festeggiato questa mattina il 167° anno di fondazione della Polizia di Stato. Un traguardo esplicativo, che rievoca decenni di crescita e lotta alla criminalità sociale. L’Auditorium del Conservatorio dell’Aquila ha ospitato la suddetta cerimonia, adornandola di personalità di spicco e ottimo intrattenimento musicale. Ospiti diverse squadre di polizia nella provincia dell’Aquila, città di Sulmona, il comune di Roccaraso, Capistrello, Avezzano e molti altri; non mancavano le autorità politiche tra città e frazioni, né alcune presenze “virtuali” (come Sergio Mattarella, contributo enunciato in forma scritta).

A presenziare, in particolare, il Questore dell’Aquila Orazio D’anna, che ha largamente esposto le statistiche relative all’attività delle forze dell’ordine nell’anno 2018. Si è registrato un calo dei reati del 9%; nello specifico, «nessun omicidio volontario, 10 tentati omicidi e 6 omicidi colposi; diminuite del 6% le lesioni volontarie e del 26% le minacce; passate invece da 36 a 40 i casi di denuncia di percorse, da 15 a 22 quelli di violenza sessuale; in flessione del 16% il dato complessivo concernente i furti, con una diminuzione per quelli in esercizi commerciali e per quelli di autovetture in sosta; aumentati invece da 21 a 22 i furti con strappo e da 16 a 20 quelli di mezzi motorizzati a due ruote»; altri dati riguardanti la criminalità organizzata, il sequestro di sostanze stupefacenti e contrasto di furti e rapine;

Ricordiamo l’importanza di saper leggere e contestualizzare le statistiche, anche se resta, in generale, una buona spinta per il morale. A tal proposito, la seconda parte della mattinata ha visto la consegna di riconoscimenti e onorificenze per alcuni casi degni di nota – coinvolti il Vicequestore di Stato Tommaso Miglio e Marco Mastrangelo, il Sovrintendente capo coordinatore Fabrizio Bianco e gli assistenti capo coordinatori Pino di Persio e Michela Darrè; il Sovrintendente capo coordinatore Nicola Catone e gli assistenti capo coordinatori Michele Guetti, Alberto Giuliani, Paolo Corazza e Ivan Piccinini; il vice comissario Benedetta Mariani, il Sovrintendente capo Roberto Cutruneo, il Vice Sovrintendente Alessandra Genti Pizzutilli, gli assistenti capo coordinatori Fabrizio Recinelli e Annalisa De Paolis; l’assistente capo Achille Antonacci.

La cerimonia si è conclusa con un’ottima prestazione dei sassofonisti del Conservatorio Casella; la formazione strumentale è stata creata dal maestro e direttore Gabriele Semplicino ed ha chiuso l’evento con un’ottima parentesi musicale.

Il tema dell’evento, “Esserci sempre”, ha forse trovato un appiglio veritiero, a dispetto dei pareri contrastanti e qualunquisti sull’affidabilità delle forze dell’ordine. Nell’arco di una mattina, si è tornati a percepire la Polizia di Stato come un organo formato da individui singoli e, al tempo stesso, compatti, legati al proprio mestiere in metodi e modalità differenti; tipica concessione del cittadino è infatti quella di generalizzare e la forza pubblica non è l’unico settore colpito da questa ingiuria. Quando sono le problematiche di un paese ad aumentare (che sia in un macro che in un microcosmo come L’Aquila), è più semplice difendere l’indifendibile.

A volte si fa riferimento ad eventi passati senza aver bisogno di biasimo, altre volte si da voce al semplice dibattito sterile. Non è un segreto la difficoltà sociale a cui le forze dell’ordine vanno incontro, come, al tempo stesso, la corruzione e la nota sfiducia maturata nel corso della storia italiana. Da questo punto di vista, gli anni di piombo hanno purtroppo lasciato un segno indelebile, vanificando e generalizzando la buona condotta di singoli agenti degni del rispetto della divisa. Per un motivo o per l’altro, le rimostranze politiche ed il giogo della disinformazione possono rendere vana anche la più limpida delle intenzioni.

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