Venezuela: Rita Capriti di origine italiana sequestrata dalla polizia segreta del dittatore Maduro
Rita Capriti, vicepresidente di Primero Justicia, è stata sequestrata da uomini non identificati
Rita Capriti, di origine italiana, dirigente del partito Primero Justicia, è stata rapita nella notte del 2 agosto dalla polizia segreta del dittatore Maduro.
Gli agenti incappucciati per non farsi riconoscere hanno fatto irruzione nella sua abitazione situata nei pressi di Turmero, Aragua. Piccolo centro alla Periferia di Maracay.
Fino ad adesso non si conoscono ne i motivi ne la località dove è stata portata.
L’opposizione venezuelana denuncia con forza il rapimento di Rita Capriti, esponente di spicco del partito Primero Justicia. La donna, che ricopre il ruolo di vicepresidente per la Formazione e i Programmi nel Estado Aragua, sarebbe stata prelevata con la forza nella notte tra il 1° e il 2 agosto .
“Ignoriamo la sua attuale ubicazione”, ha dichiarato Primero Justicia in un comunicato diffuso sui social network. “X” Il partito ha condannato l’azione, definendola un “sequestro” e ribadendo che i diritti delle donne in politica sono diritti umani. “Oggi è stato violato il suo diritto a una vita libera dalla violenza e a esercitare la propria libertà”, si legge nella nota.
Oltre 1.200 arresti durante le proteste
Il rapimento di Rita Capriti si inserisce in un quadro di durissima repressione messa in atto dal regime di Nicolás Maduro contro l’opposizione. Secondo i dati forniti dal partito, dall’inizio delle manifestazioni contro il governo, il 29 luglio scorso, ci sono stati oltre 1.200 arresti. Maduro ha ordinato di fermare chiunque scenda in piazza e ha annunciato la costruzione di due nuove carceri ad alta sicurezza per rinchiudere i “guarimberos”, termine con cui vengono indicati i manifestanti violenti. Finora il bilancio delle proteste è di 13 morti e 93 feriti, secondo l’Encuesta Nacional de Hospitales.
Clima di terrore e intimidazioni
Quello di Capriti non è il primo caso di attivista rapito. Pochi giorni fa anche Freddy Superlano, esponente politico di spicco, è stato prelevato con la forza a Caracas da agenti del Sebin, il servizio di intelligence, e da allora se ne sono perse le tracce. Si teme sia vittima di torture. Nella notte tra giovedì e venerdì, inoltre, uomini armati hanno fatto irruzione nella sede del partito Vente Venezuela, guidato dalla leader dell’opposizione María Corina Machado. I malviventi hanno minacciato la guardia giurata e portato via computer e documenti. Secondo il Comitato per i Diritti Umani, creato dall’opposizione, finora sono state registrate 24 denunce di sparizioni forzate e altrettanti casi di minacce e molestie contro esponenti anti-governativi.
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